Allevamenti di cozze per un mare pulito

In collaborazione con The European Commission
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Di Euronews
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"Baltic Blue Growth": il progetto europeo per rendere il Mar Baltico, e non solo, più pulito. Stop ai rifiuti con allevamenti di cozze

Siamo nel Mar Baltico, il mare interno dell'oceano Atlantico settentrionale, nell'Europa nord. A tratti splendido ma anche uno dei più inquinati al mondo. Rifiuti di ogni genere, specie di natura organica, che si traducono in eccesso di azoto e fosforo nelle sue acque. Con un eccesso di nutrienti che genera il fenomeno chiamato "eutrofizzazione"

Tim Staufenberg, che gestisce Kieler Meeresfarm, è un pescatore. Gestisce un'allevamento di cozze a Kiel, nel nord della Germania, con un obiettivo specifico: combattere l'inquinamento del Mar Baltico in modo ecologico. Le cozze filtrano l'acqua e aiutano a ridurre le sostanze nutrienti in eccesso.

RIDURRE GLI SPRECHI PER UNA MARE PIÙ PULITO

Queste piccole aziende e allevamenti fanno parte di "Baltic Blue Growth", un progetto sperimentale europeo a cui partecipano una decina di allevamenti di cozze come quelli di Tim. Tutti si trovano in posizioni strategiche nel bacino. "Sei allevamenti sono in contatto tra loro. Qui ci sono condizioni diverse rispetto alla Svezia. Quindi, ciò che funziona per me non funziona in Svezia e viceversa, ma possiamo parlarci tra noi e condivedere progetti e idee", ci spiega Tim Staufenberg,

I paesi che hanno aderito al progetto Baltic Blue Growth sono sei. Con un budget totale di oltre 4 milioni e mezzo di euro. 3,6 milioni arrivano dagli aiuti regionali nell’ambito della politica di coesione dell’Unione europea. Il progetto è coordinato dalla regione di Ostergötland in Svezia. (18 partner di 6 paesi partecipano alla crescita del Baltico del Mar Nero, dal settore privato, ai setti pubblici e di ricerca, compresi i rappresentanti politici nazionali e regionali, istituti di ricerca e società private.)

ALLEVAMENTI DI COZZE: IL FUTURO DEI MARI MENO INQUINATI

Se questo mare è tra più inquinati, questo è dovuto, in parte, al fatto che le sue acque formano una specie di imbuto, l'unica via d'uscita è uno passaggio molto stretto verso l’Atlantico (tra Svezia, Germania e Danimarca). Peter Krost, Dirigente esecutivo per la gestione costiera, ci spiega che una goccia d'acqua del Mar Baltico nella regione di Kiel, ci rimarrà in media 40 anni fino a quando non ci sarà un ricambio con l'acqua dell’Atlantico. E qualunque cosa venga ci finisca dentro, in termini di sostanze nutrienti, farà esattamente la stessa cosa. Resterà qui per molto, molto tempo.

Qui, la qualità e la trasparenza dell'acqua vengono misurate due volte l'anno. Le cozze mangiano alghe microscopiche, piene di sostanze nutrienti e filtrano l'acqua. "Ci sono non so quante centinaia di migliaia di sostanze che filtrano qualcosa come cinque litri d'acqua ogni ora. Quindi questa è una gigantesca massa d'acqua che viene filtrata; piccole particelle come il fitoplancton vengono prelevate dall'acqua, il che si traduce in una maggiore trasparenza", prosegue Krost.

UN PROGETTO EUROPEO E LA VOGLIA DI CAMBIARE IL PIANETA

Ci sono non so quante centinaia di migliaia di sostanze che filtrano qualcosa come cinque litri d'acqua ogni ora. Quindi questa è una gigantesca massa d'acqua che viene filtrata; piccole particelle come il fitoplancton vengono prelevate dall'acqua, il che si traduce in una maggiore trasparenza.

In un bacino così popolato, diventa davvero importante avere una forte consapevolezza sul miglioramento della qualità dell'acqua grazie agli allevamenti di cozze. Un impegno gestito, anche dalla ONG Nardine. Forse non risolverà del tutto il problema, ma gli allevamenti di cozze possono davvero essere un'ulteriore opportunità per migliorare le zone costiere e la qualità dell'acqua. Senza dimenticare di ridurre i carichi di sostanze nutrienti, migliorando e rendendo più green anche le tecniche agricole.

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