Far arrivare l'acqua ai nostri rubinetti e poi trattarla produce il 5% circa delle emissioni di gas serra di molti Paesi. Ma un impianto idrico in Bulgaria va controcorrente. Può essere un esempio da imitare perché il settore idrico arrivi allo zero netto?
Quando apriamo un rubinetto o tiriamo lo scarico, in pochi ci fermiamo a riflettere sull'impatto ambientale del nostro consumo di acqua. Le operazioni necessarie per fornire acqua pulita e trattarla una volta che l'abbiamo utilizzata, tuttavia, hanno un'impronta di carbonio significativa. Infatti, si stima che, in molti Paesi, l'energia necessaria per pompare e trattare la nostra acqua costituisca circa il 5% delle emissioni totali di gas serra, una cifra paragonabile a quella del settore dell’aviazione.
La Bulgaria va controcorrente
Poche ore dopo che qualcuno va in bagno nella capitale bulgara Sofia, ciò che viene scaricato finisce di solito nell'impianto di trattamento delle acque reflue di Kubratovo. Gestito da Sofiyska Voda, parte del gruppo Veolia, è uno degli impianti più efficienti dal punto di vista energetico in tutta Europa.
“Raccogliamo le acque reflue dei cittadini di Sofia. Le trattiamo qui, in modo che siano pulite quando arrivano al fiume. Durante il processo, produciamo biogas, che viene poi trasformato in elettricità e calore. Questo calore viene utilizzato per i nostri processi e l'elettricità prodotta soddisfa il fabbisogno di questo impianto ", ha dichiarato a Euronews Stanislav Stanev, direttore tecnico di Veolia Bulgaria.
Ogni anno, l'impianto di Kubratovo genera circa 24.000 megawattora di elettricità ed energia termica, sufficienti per alimentare 2.300 case all'anno. Ma ciò che distingue quest'impianto dalle altre strutture di trattamento delle acque è l'efficienza dei digestori in cui viene prodotto il biogas, spiega Stanislav.
“La differenza è la quantità di biogas prodotto. Di solito, gli impianti di trattamento delle acque reflue producono dal 50 al 60% del proprio fabbisogno. Qui, invece, soddisfiamo più del 100% delle nostre esigenze. In questo modo, riduciamo anche le nostre emissioni di CO2 di circa 70.000 tonnellate l'anno.”
Raggiungere lo zero netto
Oltre alla CO2, il trattamento delle acque reflue produce molti gas come il metano, un potente gas serra. La cattura e l'utilizzo di questi gas, attraverso un processo chiamato cogenerazione, impedisce il loro rilascio nell'atmosfera, consentendo anche di sfruttarli come fonte energetica.
"Questo è uno dei settori in cui non è impossibile raggiungere zero emissioni nette o addirittura zero emissioni", spiega Diana Ürge-Vorsatz, vicepresidentessa dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).
"Abbiamo molte opportunità di utilizzare l'acqua in modo molto più efficiente e di riutilizzare quei gas che ora sono gas a effetto serra. L’unione di queste misure può portarci allo zero netto, soprattutto se l'energia che utilizziamo proviene da fonti di energia rinnovabili", aggiunge.
Gold Standard
L’impianto di Kubratovo ha già ottenuto la certificazione Gold Standard per aver ridotto le sue emissioni, ma ci sono piani per andare ancora oltre.
Stanislav riassume: “Stiamo avviando la costruzione di un nuovo impianto che aumenterà la produzione di biogas del 10-15%, e stiamo installando pannelli fotovoltaici. Ma non vogliamo fermaci a quest’impianto: siamo in contatto con i nostri colleghi per cercare di spingere altri impianti a raggiungere l'autosufficienza energetica, trattandosi di una questione che il gruppo ci sta chiedendo di portare avanti”.
Un uso più saggio dell’acqua
Euronews e la Commissione europea hanno stretto una collaborazione per promuovere la campagna Water Wise dell'Unione Europea, #WaterWiseEU. La nostra serie Water Matters e la campagna dell'UE mirano a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla crescente pressione a cui sono sottoposti i sistemi idrici europei e sulla necessità di una gestione sostenibile dell'acqua. Water Matters approfondirà diverse problematiche legate all'acqua, sottolineando l'importanza di proteggere la natura e gli ecosistemi che sono parte integrante del ciclo idrologico. Condividendo contenuti appassionanti, Euronews e la Commissione europea sperano di poter ispirare individui e comunità a fare un uso più saggio dell’acqua, diventando #WaterWiseEU.