Come gli altri ghiacciai alpini, anche l'Adamello soffre di una ridotta nevicata: gli è stato attribuito non più di un secolo di vita residua
L’Adamello, il ghiacciaio più grande delle Alpi italiane, sta morendo lentamente a causa del riscaldamento globale.
Gli è stato attribuito approssimativamente non più di un secolo di vita residua.
Scienziati e attivisti ambientali percorrono i pendii rocciosi del massiccio dell'Adamello-Presanella, la cui vetta è il monte Adamello a 3.554 metri, nell'ambito della "Carovana dei Ghiacciai".
Si tratta di un viaggio annuale attraverso le Alpi per testimoniare gli effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai.
"Il ghiacciaio ha perso quasi 2,7 km dalla fine del XIX secolo", riassume Cristian Ferrari, presidente della Commissione ghiacciai della Società alpina trentina e membro della spedizione.
Come gli altri ghiacciai alpini, anche l'Adamello soffre di una ridotta nevicata (-50% lo scorso anno).
Il manto nevoso è più sottile e le temperature estive, che diventano sempre più lunghe, gli danno meno tempo per gelare.