Earth Overshoot Day: dal 2 agosto la Terra ha esaurito le sue risorse naturali rinnovabili

L'umanità ha consumato il budget annuale di risorse della Terra entro il 2 agosto.
L'umanità ha consumato il budget annuale di risorse della Terra entro il 2 agosto. Diritti d'autore AP Photo/Martin Meissner
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Di Rosie FrostEdizione italiana: Andrea Barolini
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Dal 2 agosto l'umanità utilizza più risorse naturali rispetto a quelle che la Terra è in grado di rigenerare in un anno

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L'umanità ha esaurito in soli sette mesi il totale delle risorse naturali che la Terra è in grado di rigenerare in un anno. In altre parole, per i restanti cinque mesi verranno consumate più materie prime, acqua o ancora produzioni agricole rispetto ad un quantitativo che possa essere considerato "sostenibile". 

La data è nota come Earth Overshoot Day, e quest'anno è arrivata il 2 agosto. È dalla fine del 1971 che viene effettuato tale calcolo, e ciò che appare più inquietante è il fatto che ai giorni nostri, ogni anno, esauriamo le risorse molto prima rispetto a cinquant'anni fa. 

"Il persistere di un sovrasfruttamento delle risorse naturali del Pianeta sta comportando impatti sempre più evidenti, come le ondate di caldo eccezionali, gli incendi boschivi, gli eventi meteorologici estremi come siccità e precipitazioni estreme con conseguenti inondazioni. Il che rischia anche di compromettere la produzione alimentare", afferma Steven Tebbe, direttore del Global Footprint Network, l'organizzazione non governativa che ogni anno effettua la stima.

Nonostante tutto, c'è almeno una buona notizia: quest'anno l'esaurimento delle risorse rinnovabili è arrivato cinque giorni più tardi rispetto al 2022. Ciò detto, per rendere il modello di sviluppo dell'umanità sostenibile, c'è ancora moltissimo lavoro da fare. Ancora oggi, infatti, servirebbero quasi due Pianeti per rispondere alla domanda annuale di risorse proveniente dall'umanità. 

Come si calcola l'Earth Overshoot Day?

L'Overshoot Day è calcolato utilizzando una serie di dati messi a disposizione dalle Nazioni Unite. In questo modo è possibile stimare la cosiddetta "impronta ecologica" di ciascun Paese del mondo, e confrontarla con la "capacità biologica" della Terra. Quest'ultima rappresenta non soltanto il quantitativo di risorse che il Pianeta è in grado di rinnovare, ma anche, ad esempio, il totale dei rifiuti che è in grado di assorbire. L'impronta ecologica misura invece la domanda di risorse, il loro consumo, nonché le emissioni di gas ad effetto serra disperse ogni anno nell'atmosfera a causa delle attività antropiche.

Global Footprint Network
Overshoot Day has moved forward most years since 1971.Global Footprint Network

Secondo il Global Footprint Network, a pesare è in particolare il riscaldamento globale provocato proprio dalle enormi quantità di CO2 e altri gas climalteranti prodotte per colpa della combustione di fonti fossili (carbone, petrolio e gas). Secondo l'organizzazione non governativa, per centrare l'obiettivo di ridurre del 43% delle emissioni globali entro la fine del decennio, occorre far sì che l'Overshoot Day venga posticipato di 19 giorni ogni anno, di qui al 2030.

Quali sono i Paesi che consumano più risorse?

Il consumo esagerato di risorse naturali non è tuttavia uniforme a livello mondiale. Alcuni Paesi sono decisamente più "assetati" di altri. In particolare, se tutti gli abitanti del Pianeta vivessero consumando risorse nel modo in cui lo fa chi vive negli Stati Uniti, l'Overshoot Day arriverebbe ben prima: addirittura il 13 marzo. Un valore simile a quello di una nazione europea come il Belgio (26 marzo), mentre per Francia e Spagna le date indicano rispettivamente il 5 e il 12 maggio.

Global Footprint Network
A graphic showing what date Overshoot Day would fall on if everyone on Earth behaved like each country.Global Footprint Network

Ancora peggio fanno il Qatar, la cui data di esaurimento delle risorse rinnovabili arriva il 10 febbraio; il Lussemburgo raggiunge la soglia solo quattro giorni più tardi. Al contrario, se tutti gli abitanti della Terra seguissero il "ritmo" di consumo dell'India, l'Overshoot Day, semplicemente, non esisterebbe più: la nazione asiatica utilizza ogni anno le risorse di soli 0,8 Pianeti. Concedendo perciò alla Terra il tempo di rigenerare più di quanto le venga richiesto. Se tutti vivessero come gli abitanti dell'India, tuttavia, non ci sarebbe più un overshoot, con un consumo di risorse pari a soli 0,8 pianeti all'anno.

Come possiamo fare per "rimandare" l'Earth Overshoot Day?

Secondo il Global Footprint Network, aumentando la quota di fonti energetiche a basse emissioni di CO2, a livello mondiale, dall'attuale 39% al 75%, la data verrebbe spostata di 26 giorni. Dimezzare gli sprechi alimentari ci permetterebbe poi di guadagnare altri 13 giorni. Mentre una seria opera di riforestazione, pari a 350 milioni di ettari in un anno, varrebbe ulteriori otto giorni.

Altre politiche, come la creazione delle cosiddette "città da 15 minuti" (ovvero nelle quali si vive a non più di un quarto d'ora a piedi o in bicicletta da tutto ciò di cui si ha bisogno), assieme all'introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni, permetterebbero di far slittare la data di 11 giorni.

Similmente, aiuterebbe un piano di sostegno all'uso di trasporti ecologici: se un terzo di tutti i chilometri che ad oggi si percorrono abitualmente in auto fosse effettuato su mezzi di trasporto pubblico, a piedi o in bicicletta, la data dell'Overshoot Day verrebbe spostata 13 giorni più avanti.

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