La Perrier, filiale di Nestlé, ha sospeso lo sfruttamento di uno dei suoi pozzi a Gard su richiesta del prefetto del dipartimento di Gard, che ha constatato un deterioramento della qualità dell'acqua del bacino
La famosa marca di acqua frizzante Perrier, filiale di Nestlé, ha distrutto due milioni di bottiglie d'acqua "per precauzione" dopo la scoperta di batteri di "origine fecale" in uno dei suoi pozzi nel dipartimento di Gard, nella Francia meridionale, di cui ha dovuto interrompere lo sfruttamento. Lo ha reso noto all'Afp Nestlé Waters.
È stato il prefetto del dipartimento a ordinare alla società, con un decreto del 19 aprile, di "sospendere immediatiamente" l'esercizio di uno dei bacini idrici del sito di produzione Perrier, situato più precisamente a Vergèze, vicino a Nîmes.
Nel decreto di segnala che il bacino "ha presentato un episodio di contaminazione per diversi giorni a partire dal 10 marzo 2024 da parte di germi che testimoniano una contaminazione di origine fecale", tipo Escherichia coli.
È anche sottolineato che "una contaminazione dell'acqua raccolta da questa fonte non può essere esclusa e potrebbe rappresentare un rischio per la salute dei consumatori".
Nestlé ha riferito che il pozzo è soggetto a “sorveglianza rafforzata (...) su richiesta delle autorità” e il suo sfruttamento "riprenderà al momento opportuno sotto il controllo delle autorità". La società ha garantito però che "tutte le bottiglie sul mercato sono sicure da consumare".