Una nuova serie di arresti scuote i vertici mafiosi di Palermo. La Polizia di Stato e i Carabinieri hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 31 indagati accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, detenzione e produzione di stupefacenti, detenzione di armi, favoreggiamento personale ed estorsione con l'aggravante del metodo mafioso.
La retata infligge un pesante colpo alle famiglie Brancaccio e Ciaculli. L'inchiesta ha anche permesso di fare luce sull'organigramma di queste famiglie mafiose e di clan come Corso dei Mille e Roccella.
Almeno 50 commercianti costretti a pagare il pizzo
Le indagini hanno permesso di documentare almeno "50 episodi estorsivi ai danni di titolari di esercizi commerciali", costretti a pagare il pizzo, si legge nel comunicato delle forze dell'ordine. "Le attività produttive della zona sono sempre oggetto di attenzione dell’articolazione mafiosa e molti esercenti, dal piccolo ambulante abusivo fino all’operatore della grande distribuzione, sono soggetti alla pretesa del pizzo quando non addirittura costretti, ab origine, a chiedere l’autorizzazione prima di avviare i lavori o ad assumere dipendenti dettati dal gruppo criminal", si legge ancora nel comunicato. Nessun commerciante ha denunciato.
A inchiodare i mafiosi ha contribuito anche la conversazione, avvenuta tra il responsabile delle estorsioni e un imprenditore edile, che ha manifestato la sua volontà di acquistare un terreno nella zona e di conseguenza la necessità di assoggettarsi alle richiese mafiose.
Giro di stupefacenti per 80.000 euro settimanali
Anche il traffico di sostanze stupefacenti ha rappresentato un'importante parte dell'inchiesta. Le cosche gestivano sei piazze di spaccio, "per un ricavo presunto di circa 80.000 euro settimanali", secondo le forze dell'ordine.
Per 29 persone è scattato il carcere e due sono finiti agli arresti domiciliari. Le indagini sono state coordinate dalla Dda. Tra gli arrestati di spicco c'è anche Antonio Lo Nigro, 43enne narcotrafficante di una delle famiglie più importanti di Cosa nostra.