Durante un incontro in Vaticano con la Conferenza Episcopale Canadese, il Pontefice ha restituito artefatti alle comunità indigene canadesi, in segno di "dialogo, rispetto e fraternità". Un passo che segue l'opera di Papa Francesco per la riconciliazione con le vittime degli abusi coloniali
Sabato, il Vaticano ha restituito 62 artefatti ai popoli indigeni del Canada, un passo cruciale nel riconoscimento del ruolo della Chiesa Cattolica nella soppressione delle culture autoctone nel continente americano.
Papa Leone XIV ha consegnato gli oggetti, tra cui una celebre kayak Inuit, e la documentazione di supporto a una delegazione della Conferenza Episcopale Canadese (CEC). Una dichiarazione congiunta ha definito questo atto un "segno concreto di dialogo, rispetto e fraternità", che conclude il cammino avviato da Papa Francesco per la riconciliazione.
Gli oggetti facevano parte della collezione etnografica del Museo Vaticano, nota come "Anima Mundi", una collezione spesso al centro di dibattiti sulla restituzione dei beni culturali acquisiti durante l'epoca coloniale. La maggior parte di questi pezzi era stata inviata a Roma dai missionari cattolici per l'Esposizione Missionaria Vaticana del 1925.
Sebbene il Vaticano abbia sempre sostenuto che si trattasse di "doni" a Papa Pio XI per celebrare la fede, molti storici e gruppi indigeni hanno messo in discussione la volontarietà di tali offerte, data l'asimmetria di potere nelle missioni.
La missione di Papa Francesco per riconciliarsi con le vittime degli abusi coloniali
Le negoziazioni per la restituzione si sono accelerate dopo l'incontro del 2022 tra Papa Francesco e i leader indigeni canadesi, che erano giunti in Vaticano per ricevere le sue scuse per il ruolo della Chiesa nelle disastrose scuole residenziali. In quell'occasione, i leader avevano visto gli artefatti, tra cui cinture wampum e mazze da guerra, e ne avevano richiesto il ritorno immediato.
Papa Francesco si era in seguito dichiarato favorevole alla restituzione degli oggetti caso per caso, sottolineando che "meglio fare" un gesto dove necessario.
Questo ritorno si inserisce anche nel più ampio processo di riconoscimento degli abusi coloniali da parte della Chiesa. Nel 2023, il Vaticano ha formalmente ripudiato la "Dottrina della Scoperta" (Doctrine of Discovery), le teorie che nel XV secolo legittimarono la confisca delle terre native.
Papa Leone XIV ha citato questo ripudio, affermando che la restituzione chiude il "viaggio" di Francesco. La CEC si è impegnata a custodire e valorizzare gli artefatti, che verranno portati al Museo Canadese di Storia per l'identificazione e la successiva consegna finale alle rispettive comunità indigene.