Marvin Gaye visse a Ostenda, in Belgio, per 18 mesi dal 1981. L'artista soggiornò nella casa della famiglia Dumoulin lasciando costumi di scena, quaderni e musicassette
Quarant'anni dopo la tragica e prematura morte del musicista Marvin Gaye, ucciso dal padre il primo aprile del 1984, la scoperta in Belgio di decine di nastri per un totale di 66 brani inediti.
L'artista statunitense visse a Ostenda, in Belgio, per 18 mesi nel 1981, un anno dopo è proprio lì che scrisse la sua canzone più famosa Sexual Healing.
A pochi giorni dall'anniversario della morte di Gaye, è stata la Bbc a rivelare che una parte considerevole della sua produzione potrebbe proprio essere rimasta nascosta per decenni, conservata dalla famiglia del musicista Charles Dumolin, con il quale Marvin aveva convissuto durante il suo soggiorno a Ostenda.
Cosa dice la legge belga
Una legge belga prevede che qualsiasi oggetto posseduto per più di trent'anni, anche se rubato, diventa di proprietà di chi lo detiene. Ma non si applica alla proprietà intellettuale. Alex Trappeniers, avvocato belga e socio della famiglia Dumolin, potrebbe ritrovarsi proprietario dei nastri fisici su cui è stata registrata la musica, senza il diritto di pubblicare le canzoni. Agli eredi di Marvin Gaye andrebbe invece il diritto teorico di sfruttare la musica ma senza possedere fisicamente i nastri.