Resa celebre in tutto il mondo dal Concerto di Capodanno di Vienna, la Wiener Philharmoniker Orchestra ci svela alcuni dei segreti che la rendono così grande: dalla qualità altissima dei musicisti, al senso di appartenenza, fino all'utilizzo di strumenti musicali assolutamente unici.
VIENNA (AUSTRIA) - La Wiener Philharmoniker ha presentato in anteprima numerosi capolavori. Ha suonato sotto la direzione dei più importanti maestri. Ma è il Concerto di Capodanno che ha reso l'orchestra famosa in tutto il mondo.
"Nessuno suona come la Wiener Philharmoniker"
"È una di quelle orchestre in cui l'identità è molto chiara e, soprattutto quando la Wiener Philharmoniker suona al concerto di Capodanno, credo che nessuno suoni in quel modo. Questo è il DNA di questa orchestra", racconta il Direttore d'Orchestra lettone Andris Nelsons, 41 anni, che ha diretto il Concerto di Capodanno 2020.
Quasi 180 anni di storia. E "Quel Danubio cosi Blu..."
La Wiener Philharmoniker, da sempre, con i suoi quasi 180 anni di storia (primo concerto: 28 marzo 1842), ha Il suo modo unico di suonare il valzer.
Come ad esempio "Sul bel Danubio Blu".
"Il secondo cambio di ritmo arriva troppo presto e il terzo un po' troppo tardi. Ma va bene cosi. Non si può spiegare matematicamente. Si impara a sentirlo... Quando ascolti un'orchestra americana, suonano in modo uniforme. È quasi come se suonassero un altro pezzo. Suonano molto bene...ma non ne hanno l'emozione", spiega Wolfgang Vladar, corno viennese.
Strumenti unici al mondo
Secondo gli esperti, il suono della Wiener Philharmoniker è assolutamente inconfondibile. Questo è dovuto anche ai suoi strumenti molto particolari e unici, che nessun altro usa.
"I timpani viennesi sono fatti di pelle di capra e quindi hanno un suono scuro e caldo. È come...come dire...un vino rosso buono e corposo", spiega Anton Mittermayr, timpani viennesi.
In altre orchestre, i timpani sono di plastica o di pelle di vitello.
Anche altri strumenti sono realizzati su misura: gli oboi, i triangoli e i corni.
"Suonano molto forte, ma in realtà non sono così forti come i moderni doppi fiati", aggiunge Wolfgang Vladar.
"Il suono più basso è un vantaggio per un'orchestra. Non ci sovrapponiamo ai fiati o gli archi nemmeno se suonassimo molto forte. La musica rimane cosi più trasparente".
Senza un Direttore d'Orchestra fisso
L'orchestra, che storicamente non ha un Direttore fisso, si è divertita a suonare con Andris Nelsons.
"Il Maestro Nelsons è anche un suonatore d'ottoni. Quando eravamo in tournée, suonava spesso la tromba durante l'intervallo. Per me, questo lo rende incredibilmente simpatico", dice il trombone Johann Ströcker.
"Vienna è la città della musica"
Continua Wolfgang Vladar:
"Nelsons è molto legato all'orchestra. È cresciuto ancor di più insieme a noi. Si comporta come se facesse parte dell'orchestra da sempre, come tutti noi".
"Il Dynamiden-valzer... È qualcosa di bello...triste...malinconico...spietato. Certo, è anche molto...molto austriaco". dice il Maestro Andris Nelsons, sorridendo.
Johann Ströcker ci offre una visione della capitale della musica: Vienna.
"La musica di Strauss è diventata famosa in questa città. Questa sensazione di "sentire" e di "capire" la musica è molto particolare, qui a Vienna".
Buon ascolto!
Josef Strauss - Dynamiden-Walzer
Link utili
La storia della Wiener Philharmoniker
Sito ufficiale di Andris Nelsons
La giornalista: Andrea Büring
@AndreaBuring