Enigmatica, istintiva, indomita, imprevedibile, sulla scena come nella vita.
Martha Argerich ha di recente incantato Roma: accompagnata dai musicisti dell’Orchestra di Santa Cecilia, diretta dal sempre geniale Antonio Pappano, ha suonato il Concerto per pianoforte di Robert Schumann.
“Li trovo sensazionali, da tutti i punti di vista, musicalmente… e anche lo spirito che li anima… straordinari!” ha detto per prima cosa l’artista argentina a proposito degli orchestrali.
Ferocemente indipendente, allergica ai diktat di carriera, fama, agenti, teatri, Martha non interpreta la musica, la rappresenta. “È impossibile separare la persona dall’artista – Martha è la musica, ha detto entusiasta sir Tony. Ha un’energia, una forza, una dinamicità… eppure quando suona non manca nessuna sfumatura, pochi pianisti ci riescono! E non è una persona che si possa ingabbiare, è uno spirito libero. Poi, che classe, un’eleganza quasi d’altri tempi. Meravigliosa!”
Tecnica prodigiosa, musicalità sbalorditiva, e una sensibilità a fior di pelle: parlare di Schumann è quasi parlare di sé. “Mi tocca molto, anche la sua sofferenza, enormemente. E poi la generosità coi colleghi, aveva così tanto amore, per tutti… per Chopin per esempio, e non era ricambiato!”
Spirito indomito, audace, per lei la musica ha senso solo se condivisa; la solitudine la terrorizza, da sempre. “Friedrich Gulda, uno dei miei maestri, un giorno mi disse: ‘Bisogna che impari il più possibile prima dei sedici anni perché poi si diventa un po’ stupidi’. Allora mi sembrava di fare la vita di una quarantenne e ne avevo diciassette! Avrei voluto vivere come gli altri studenti della mia età, che erano liberi, si divertivano, non avevano paura a entrare in scena; per me invece era un po’ triste, sempre con la valigia in mano, da sola, e poi ero, anzi sono timida, perché la timidezza non se ne va mai… Oggi, certo, ho amici dappertutto, che si occupano di me.”
Conclude il Maestro Pappano: “Non c‘è bisogno di essere un esperto di musica per essere toccati e contagiati, dallo spirito che anima le sue esecuzioni. Rimani travolto da tutta quella energia, anche se il suo modo di suonare è estremamente naturale, è come se la musica non potesse essere che così.”
Martha Argerich è considerata una delle più grandi pianiste dei nostri tempi.
Tra i più recenti impegni dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia una tournée europea con la partecipazione di Martha Argerich – ultima tappa: Berlino, il 26 novembre.