Il gigante tecnologico avrebbe abusato della sua posizione dominante con le regole sull'integrazione dell'Ai su WhatsApp. L'indagine potrebbe complicare ulteriormente i colloqui Ue-Usa sull'acciaio e l'alluminio europei, già colpiti da pesanti dazi statunitensi
Giovedì la Commissione europea ha avviato un'indagine antitrust nei confronti di Meta per la sua politica sull'uso dell'intelligenza artificiale su WhatsApp.
La decisione arriva appena 10 giorni dopo che i funzionari commerciali degli Stati Uniti hanno visitato Bruxelles e hanno avvertito che i dazi punitivi sull'acciaio e sull'alluminio dell'Unione europea potrebbero rimanere in vigore se l'attuazione di regole digitali rivolte alle Big Tech non venisse attenuata.
"I mercati dell'intelligenza artificiale sono in piena espansione in Europa e non solo", ha dichiarato Teresa Ribera, commissaria europeo per la concorrenza, difendendo l'indagine.
"Dobbiamo garantire che i cittadini e le imprese europee possano beneficiare appieno di questa rivoluzione tecnologica e agire per evitare che gli operatori dominanti nel settore digitale abusino del loro potere per escludere i concorrenti innovativi".
Preoccupazioni per un possibile abuso di posizione dominante da parte di Meta
La Commissione sta indagando su una nuova politica di Meta che potrebbe bloccare i fornitori di Ai dalla comunicazione con gli utenti di WhatsApp, dando potenzialmente un vantaggio al servizio Ai sviluppato dalla stessa Meta.
All'inizio del 2025, l'azienda californiana ha integrato il suo sistema di intelligenza artificiale su WhatsApp, compresi i gruppi di chat gestiti dalle aziende.
Fino a ottobre, le aziende potevano utilizzare i bot Ai in questi gruppi per gestire i problemi e i reclami dei clienti o fornire servizi di assistenza, ma le nuove regole di Meta potrebbero limitare tali integrazioni, sollevando il timore che l'azienda possa abusare della sua posizione dominante.
L'indagine non è stata avviata in base al Digital Markets Act dell'Ue, a lungo criticato dagli Stati Uniti, ma potrebbe comunque complicare i colloqui Ue-Usa sui dazi fino al 50 per cento. L'amministrazione Trump ha accusato Bruxelles di prendere di mira le aziende americane e ha definito le multe dell'Ue alle aziende tecnologiche una "tassa".
Un portavoce di WhatsApp ha definito le affermazioni dell'Ue come "prive di fondamento".
"L'emergere di chatbot Ai sulle nostre Business API mette a dura prova i nostri sistemi che non sono stati progettati per supportarli", ha dichiarato il portavoce.
"Tuttavia, lo spazio dell'Ai è altamente competitivo e le persone hanno accesso ai servizi di loro scelta in molti modi, tra cui app store, motori di ricerca, servizi di posta elettronica, integrazioni di partnership e sistemi operativi".