I costi dell’assistenza all’infanzia in Europa variano molto: in Germania 552 euro, nei Paesi Bassi oltre 39mila. In Svizzera le famiglie possono arrivare a spendere 27mila euro netti per figlio. Le differenze dipendono da sussidi, reddito e numero di genitori lavoratori
L’educazione e l’assistenza alla prima infanzia sono considerate fondamentali per il successo a scuola, nel lavoro e nella vita. L’Unione Europea ribadisce che ogni bambino ha diritto a un’istruzione e a un’assistenza precoce di qualità e accessibile.
Tuttavia, i costi degli asili nido rappresentano ancora un onere per molte famiglie europee.
Secondo l’Ocse, i costi e i benefici dell’assistenza variano molto da Paese a Paese. Lo studio prende in esame famiglie con due bambini di due e tre anni, considerando i costi lordi e quelli netti, dopo i sussidi e gli sgravi fiscali.
Le differenze tra Paesi e il peso dei costi lordi e netti
Nel 2023 i costi lordi per due bambini sono oscillati tra i 552 euro in Germania e i 39mila nei Paesi Bassi.
Lussemburgo, Regno Unito e Irlanda superano i 20mila euro, mentre Bulgaria, Ungheria, Austria, Croazia e Romania restano sotto i 2mila euro.
Tra le cinque maggiori economie europee, il Regno Unito è il Paese più caro, seguito dall’Italia con circa 10mila euro l’anno, dalla Francia con 7700 euro e dalla Spagna con 2400 euro.
Il sostegno varia in base al reddito e al numero di genitori lavoratori. Le famiglie monoparentali ricevono aiuti maggiori rispetto alle coppie, soprattutto nei Paesi dove i costi sono più elevati.
In Grecia, Italia e Malta i costi netti per le famiglie con un solo genitore possono azzerarsi, mentre in Svizzera restano oltre i 10mila euro.
I costi più bassi si registrano dunque in Germania (552 euro) mentre molti altri Paesi hanno comunque costi accessibili: Bulgaria (884 euro), Ungheria (1007 euro), Austria (1638 euro), Cechia (1843 euro), Croazia (1911 euro), Lituania (1935 euro) e Romania (1945 euro).
Tra le cinque maggiori economie europee, il Regno Unito ha i costi di assistenza all'infanzia più elevati, mentre la Germania è la più economica. Anche l'Italia (10.032 euro) è costosa, la Francia si colloca a metà classifica con 7.717 euro e la Spagna è al secondo posto tra le cinque economie con 2.452 euro.
I Paesi nordici sono vicini alla mediana, con l'Islanda a 5.014 euro. Perché i costi dell'assistenza all'infanzia sono bassi in Germania e alti nel Regno Unito?
"La percentuale molto bassa in Germania (simile a quella dell'Austria) è dovuta al fatto che i costi lordi per l'assistenza all'infanzia sono mediamente molto bassi", ha dichiarato a Euronews Business Michael Fuchs, ricercatore senior presso il Centro europeo per la politica e la ricerca sul benessere sociale.
Per Fuchs i costi sono bassi perché nella maggior parte delle istituzioni pubbliche l'assistenza è gratuita. In Italia e in Austria, ad esempio, l'asilo nido e la scuola materna sono gratuiti e si paga solo il pranzo.
"Al contrario, nel Regno Unito i costi lordi per l'assistenza all'infanzia sono molto elevati, data la diffusione del mercato privato", ha aggiunto il ricercatore.
I costi variano in caso di famiglia monogenitoriale
Il sostegno all'assistenza all'infanzia varia in base al livello di reddito e al numero di lavoratori. Le famiglie monoparentali e quelle con un solo genitore ricevono di solito un aiuto maggiore rispetto alle coppie con due genitori.
Quando i costi per l'assistenza all'infanzia sono elevati, la differenza tra le famiglie con un solo genitore e quelle con due genitori diventa significativa, come in Svizzera, Paesi Bassi, Francia, Belgio e Cipro. Le famiglie monoparentali e quelle con un solo genitore ricevono un numero significativamente maggiore di sussidi.
I costi netti dell'assistenza all'infanzia per le famiglie con un solo genitore vanno da zero in Grecia, Italia e Malta a 1200 euro in Svizzera, seguita dal Regno Unito (9991 euro o 8.690 sterline) e dall'Irlanda (8409 euro).
I Paesi Bassi (6563 euro), il Belgio (5524 euro), la Finlandia (4539 euro) e la Norvegia (4.177 euro) completano la classifica dei sette Paesi più costosi.
Nessun altro Paese supera i 4mila euro. I costi sono inferiori a 2mila euro in 18 dei 31 Paesi e in 10 di essi sono pari a zero o inferiori a 1050 euro.
Quanta parte del vostro stipendio è destinata all'assistenza all'infanzia?
Oltre alle cifre assolute, un indicatore chiave è la percentuale del reddito familiare destinata alla cura dei bambini. Nel Regno Unito le famiglie monoparentali spendono in media il 18 per cento del proprio reddito, seguite da Slovacchia, Irlanda e Cechia. Nei Paesi Bassi e in Svizzera la quota supera spesso il 10 per cento.
Per le coppie con due figli, la forbice va da zero in Italia, Malta e Bulgaria fino al 28 per cento in Svizzera. In Cipro e nei Paesi Bassi un quarto del reddito familiare è destinato agli asili nido. In 19 Paesi europei, invece, la quota resta sotto il 9 per cento, con la Germania all’1 e la Francia al 6.
Gli esperti sottolineano che in Germania e Austria i costi sono molto bassi perché molte strutture pubbliche non applicano tariffe, mentre nel Regno Unito prevale il mercato privato, che fa lievitare i costi.