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Ue, nuova strategia per il mercato unico: digitalizzazione, meno burocrazia e passaporto digitale per i prodotti

Il vicepresidente della Commissione europea Stéphane Séjourné presenterà mercoledì una strategia per eliminare le barriere nel mercato unico dell'UE.
Il vicepresidente della Commissione europea Stéphane Séjourné presenterà mercoledì una strategia per eliminare le barriere nel mercato unico dell'UE. Diritti d'autore  Nicolas Tucat/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Nicolas Tucat/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Cynthia Kroet & Peggy Corlin
Pubblicato il
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La Commissione europea presenta una strategia per rilanciare il mercato unico puntando su digitalizzazione, riduzione delle barriere amministrative e sostegno alle Pmi. Al centro anche il passaporto digitale dei prodotti e nuove regole per i servizi

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Bruxelles spinge sull’acceleratore per rilanciare il mercato unico europeo con una nuova strategia che sarà presentata mercoledì dal commissario europeo Stéphane Séjourné. Il piano, visionato in anteprima da Euronews, si inserisce in un contesto di crisi commerciale globale e si articola in sei pilastri, mirati a rendere più competitivo, integrato e moderno il cuore economico dell’Unione.

Uno degli obiettivi centrali del documento è la digitalizzazione dei processi economici e normativi, con una particolare attenzione alle piccole e medie imprese (Pmi), spesso soffocate da oneri burocratici e normative frammentate tra i vari Stati membri.

In questo contesto, la Commissione intende eliminare dieci delle cosiddette “terribili” barriere di mercato, che frenano attualmente investimenti e scambi, e alleggerire significativamente i carichi amministrativi per le imprese.

Dal documento cartaceo ai dati digitali

Tra le misure più innovative previste nella strategia, spicca la transizione “da un mercato unico basato sui documenti a uno basato sui dati”. Un cambiamento reso urgente dalla frammentazione dei sistemi informatici europei e dalla scarsa interoperabilità tra le amministrazioni.

La Commissione punta a digitalizzare l’amministrazione pubblica e promuovere l'adozione di standard comuni tra gli Stati membri per semplificare la conformità normativa, riducendo tempi e costi per le imprese.

Un elemento chiave sarà il Passaporto digitale di prodotto (Dpp), che diventerà obbligatorio per varie categorie merceologiche. Il primo esempio sarà quello delle batterie, previsto per il 2027, ma l’obiettivo è estendere lo strumento a numerosi altri settori. Il Dpp consentirà alle aziende di condividere digitalmente informazioni tecniche, certificazioni, manuali e dati di sicurezza. Secondo la Commissione, ciò comporterà una drastica riduzione dei costi e migliorerà il monitoraggio della conformità sul mercato.

Il pacchetto Omnibus e il sostegno alle Pmi

In parallelo alla strategia, la Commissione presenterà anche un pacchetto legislativo denominato “Mercato Unico Omnibus”, progettato specificamente per ridurre la burocrazia per Pmi e imprese a media capitalizzazione. L’obiettivo è rimuovere le barriere amministrative a livello nazionale, incentivare lo scambio elettronico dei dati e promuovere strumenti digitali come la fatturazione elettronica, che si intende rendere obbligatoria negli appalti pubblici a partire dalla fine del 2025.

La standardizzazione sarà un altro punto cruciale della riforma. Bruxelles lamenta la lentezza dei processi attuali e propone di rafforzare il proprio ruolo nella definizione degli standard globali. Una revisione del regolamento sugli standard verrà annunciata per velocizzare i tempi e rendere più efficace l’azione normativa europea.

Servizi e lavoro transfrontaliero: regole armonizzate e pass digitale

La nuova strategia dedica ampio spazio al settore dei servizi, che rappresenta una parte significativa del Pil europeo ma che soffre, secondo la Commissione, per colpa di barriere normative nazionali che ostacolano circa 5.700 attività. Il piano prevede l’armonizzazione dei regimi di autorizzazione e certificazione, in modo da facilitare l’offerta transfrontaliera di servizi, soprattutto da parte di lavoratori altamente qualificati.

In questa direzione, sarà introdotto anche un Pass europeo di sicurezza sociale, uno strumento digitale che permetterà la verifica rapida e sicura dei diritti di sicurezza sociale dei lavoratori mobili all’interno dell’Ue.

Parallelamente, verrà presentata una proposta legislativa per rimuovere vincoli territoriali di fornitura imposti da grandi produttori, che oggi impediscono a molti rivenditori di operare liberamente in altri Stati membri, violando di fatto lo spirito del mercato unico.

Governance rinnovata, sherpa nazionali e task force annuale

Per garantire l’attuazione concreta delle nuove misure, la strategia propone che ogni governo nomini uno “Sherpa per il mercato unico”, una figura politica di alto livello che opererà a stretto contatto con il primo ministro o presidente del Paese membro. Gli sherpa avranno il compito di promuovere l’adozione delle riforme e assicurare l’allineamento nazionale agli obiettivi comunitari.

A livello sovranazionale, sarà istituita una riunione politica annuale di alto livello, che vedrà la partecipazione dei ministri competenti, degli sherpa e del commissario Séjourné. L’obiettivo è fornire una guida politica e strategica alla task force per l’applicazione del mercato unico, già operativa ma oggi ritenuta poco incisiva.

Sicurezza dei prodotti e sfide del commercio elettronico

Infine, la Commissione intende modernizzare le attuali regole sui prodotti, ritenute inadeguate ad affrontare le sfide del commercio elettronico. Secondo il Beuc, il gruppo europeo dei consumatori, le norme vigenti non garantiscono la sicurezza dei prodotti acquistati online, permettendo l’ingresso nel mercato dell’Ue di articoli non conformi.

Una revisione normativa del quadro sui prodotti è attesa per il secondo trimestre del 2026, con l’obiettivo di migliorare i controlli e rafforzare la fiducia dei consumatori.

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