"Stiamo andando nella giusta direzione" per trovare una soluzione per l'Ucraina, ha dichiarato il primo ministro lussemburghese Luc Frieden in un'intervista rilasciata al programma mattutino Europe Today in vista del Consiglio europeo di giovedì
"Dobbiamo dare all'Ucraina i mezzi per sopravvivere a questa guerra, i confini non possono essere cambiati con la forza", ha dichiarato il primo ministro lussemburghese Luc Frieden al programma del mattino di Euronews Europe Today.
I leader europei si riuniscono a Bruxelles giovedì e venerdì per discutere le questioni più urgenti da risolvere entro la fine dell'anno, tra cui come finanziare l'Ucraina dall'inizio del 2026.
Ci sono due opzioni principali al vaglio per aumentare la quota di 90 miliardi di euro che l'Ue dovrà destinare al finanziamento dell'Ucraina nei prossimi due anni.
La prima opzione prevede l'utilizzo degli asset congelati della Banca Centrale Russa per creare un prestito a tasso zero per l'Ucraina, che Kiev rimborserebbe solo se la Russia pagherà successivamente le riparazioni di guerra.
La seconda prevede che l'Ue prenda in prestito congiuntamente denaro sui mercati finanziari, in modo simile all'approccio utilizzato durante la pandemia Covid-19.
"Troveremo una soluzione, abbiamo due opzioni sul tavolo", ha detto Frieden. L'uso dei beni congelati, ha detto il primo ministro, è "complesso ma possiamo trovare un modo per farlo funzionare".
Nell'Ue sono presenti beni sovrani russi per 210 miliardi di euro, di cui 185 miliardi sono detenuti presso Euroclear, un depositario con sede a Bruxelles. Il Belgio ha chiesto agli altri Stati membri di fornire forti garanzie.
"Dobbiamo trovare un gruppo di Paesi che condividano i rischi" nello scenario in cui la Russia avvii una causa per rivendicare gli asset alla fine della guerra o una volta revocate le sanzioni, ha dichiarato il premier lussemburghese.
"Dobbiamo essere uniti perché gli Stati Uniti potrebbero non essere più al nostro fianco in futuro", ha sottolineato Frieden, riferendosi al graduale disimpegno di Washington nel sostenere l'Ucraina che continua a difendersi dalla guerra della Russia.