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Ue: quale sarà l'impatto delle nuove regole fiscali?

In collaborazione con The European Commission
Ue: quale sarà l'impatto delle nuove regole fiscali?
Diritti d'autore euronews
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Di Fanny Gauret
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La Commissione europea ha presentato una proposta di riforma delle regole fiscali dell'Unione europea. Dopo l'impennata del debito pubblico causata dalla pandemia, l'Ue intende rimettere in ordine le proprie finanze pubbliche

L'Europa intende riscrivere le regole fiscali sulla spesa pubblica e sulle tasse. In parole povere, vuole che i livelli di debito siano più sostenibili. Ecco una piccola sintesi di ciò che è necessario sapere.

Quali sono le ragioni di questa riforma?

L'obiettivo principale della riforma proposta è garantire livelli di debito più sostenibili in tutta l'Ue. Molti Paesi hanno dovuto spendere ingenti somme di denaro pubblico per far fronte alla pandemia, al conflitto in Ucraina e alla crisi energetica.

Ciò significa ridurre i deficit pubblici al di sotto del 3% del pil e il debito pubblico al di sotto del 60% del pil, in conformità con i Trattati dell'Ue. In questo modo si spera che il debito del blocco si riduca gradualmente.

La proposta della Commissione mira a dare ai Paesi dell'Ue un maggiore controllo sulle modalità di raggiungimento degli obiettivi, ma dovranno adeguare i loro bilanci di un minimo dello 0,5% del pil ogni anno fino a raggiungere il 3%. Si prevede che 14 Paesi non raggiungeranno il limite del 3% nel 2023, tra cui Italia, Francia, Romania, Spagna e Malta.

Quali sono gli obiettivi delle nuove proposte?

Le riforme della Commissione europea mirano anche a promuovere gli investimenti nella transizione verde e digitale. Ciò significa sostenere le iniziative che contribuiscono alla sostenibilità ambientale e all'innovazione digitale, come gli investimenti nei parchi eolici o nei supercomputer.

Collaborazione per la competitività

Le iniziative di cofinanziamento tra gli Stati membri hanno portato alla nascita di supercomputer europei che rivaleggiano con le macchine più potenti del mondo. Questa collaborazione aumenta la competitività nella ricerca e nell'industria.

Il supercomputer italiano Leonardo, finanziato congiuntamente dal governo italiano e da EuroHPC, esemplifica l'importanza degli investimenti pubblici. Con sede nella città di Bologna, contribuirà alle previsioni meteorologiche, alla ricerca sui cambiamenti climatici, allo sviluppo di farmaci e a progetti di innovazione digitale.

La riforma è un modo efficace per affrontare il debito?

Sebbene sia stata accolta con grande favore, alcuni economisti hanno espresso alcuni dubbi sulla riforma.

L'economista Jeromin Zettlemeyer sottolinea la necessità di trasparenza e parità di trattamento nel processo di riduzione del debito. Nonostante le preoccupazioni per i potenziali abusi, la riforma proposta include misure di salvaguardia per garantire livelli di debito più bassi alla fine del periodo.

"L'idea fondamentale di questa riforma è quella di iniziare a considerare le circostanze di ciascun Paese - afferma Zettlemeyer -. Il problema è che chi esercita la discrezionalità nell'esaminare tali circostanze ha molto potere che può essere abusato. E la preoccupazione di alcuni Stati membri è che la Commissione, o chiunque abbia influenza politica sulla Commissione, possa abusarne. Secondo la nuova proposta della Commissione, c'è una cosiddetta salvaguardia che dice che, qualunque cosa accada alla fine dei quattro anni, il debito deve essere inferiore a quello iniziale. Questo esclude una spinta transitoria agli investimenti. Questo punto dovrebbe essere rinegoziato. A parte questo, credo che la proposta della Commissione sia valida".

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