Ocse: inflazione e guerra frenano la crescita, previsioni riviste a ribasso

La sede Ocse
La sede Ocse Diritti d'autore Francois Mori/AP
Diritti d'autore Francois Mori/AP
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

In area euro bisognerà aspettare un anno perché l'inflazione si abbassi significativamente; crescita globale rivista dal 3,3% al 2,7% nel 2023

PUBBLICITÀ

"Gli sviluppi economici globali hanno iniziato a migliorare, ma la ripresa rimane fragile". Così l'Ocse nelle previsioni pubblicate questo mercoledì. Riviste al ribasso per quanto riguarda la crescita globale che scende dal 3,3% al 2,7 % nel 2023 e pure l'anno prossimo non si registreranno movimenti significativi: più 2,9 %. "L'economia globale sta girando un angolo, ma deve affrontare una strada lunga e tortuosa per raggiungere una crescita forte e sostenibile", si legge nel rapporto dell'organismo di Parigi.  Per l'area euro ora l'ente parigino prevede un più 0,9% del Pil quest'anno e più 1,5% il prossimo. Per gli Usa +1,6% quest'anno e +1% il prossimo. Per la Cina buona ripresa dopo il Covid: +5,4% quest'anno e +5,1% il prossimo.

Guerra e inflazione resistente al rialzo dei tassi i fattori d'incertezza

Due i fattori di incertezza: la guerra in Ucraina e un'inflazione che si dimostra resistente davanti al rialzo dei tassi d'interesse.

Nelle economie del G20 bisognerà aspettare l'anno prossimo perché l'inflazione scenda al 4,7% in area euro si attesterà, secondo le previsioni, al 3,2 % ma appunto nel 2024: bisognerà aspettare un anno, in sintesi, prima di vedere gli effetti delle politiche di innalzamento dei tassi.  L'infalzione resistente potrebbe sollecitare ulteriori interventi di rialzo dei tassi ma, scrive l'Ocse, le banche centrali devono restare vigili e in caso di ulteriore stress sui mercati finanziari conseguenti all'innalzamento dei tassi, "dovrebbero impiegare strumenti di policy per aumentare la liquidità e minimizzare i rischi di contagio". 

L'Ocse sollecita l'Italia a proporre progetti fattibili per sfruttare i fondi del Pnrr

Per quanto riguarda l'Italia l'Ocse sollecita il governo a proporre progetti fattibili per usare i fondi del Pnrr e non accumulare ulteriori ritardi che potrebbero inficiare la crescita del Pil. Nella Penisola, secondo le previsioni, il Pil rallenta dal più 3,8% del 2022 al +1,2% nel 2023, +1% nel 2024.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Rapporto Ocse: rallenta la crescita in Europa e nel mondo, stime al ribasso

Cosa succederà alle vecchie auto? Un esperto dice se è il momento di passare a un veicolo elettrico

Ue: quale sarà l'impatto delle nuove regole fiscali?