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Trump giustifica il secondo attacco anti-droga nel Mar dei Caraibi che uccise dei sopravvissuti

Il Presidente Donald Trump parla durante una tavola rotonda sui sussidi all'agricoltura nella Sala del Gabinetto della Casa Bianca, lunedì 8 dicembre 2025, a Washington. (Foto AP/Alex Brandon)
Il Presidente Donald Trump parla durante una tavola rotonda sui sussidi all'agricoltura nella Sala del Gabinetto della Casa Bianca, lunedì 8 dicembre 2025, a Washington. (Foto AP/Alex Brandon) Diritti d'autore  Alex Brandon/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
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Di Jeremiah Fisayo-Bambi Agenzie: AP
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Donald Trump ha giustificato l'uso di un secondo missile contro un'imbarcazione di sospetti trafficanti nel Mar dei Caraibi, sostenendo che le vittime stavano cercando di recuperare il carico di droga colpito in precedenza

Trump ha giustificato lunedì la decisione dell'esercito di lanciare un secondo missile in un attacco contro un'imbarcazione nel Mar dei Caraibi, lo scorso settembre, sostenendo che due sospetti trafficanti di droga stavano cercando di raddrizzare l'imbarcazione dopo che questa si era rovesciata nell'attacco iniziale.

I commenti del presidente degli Stati Uniti sono arrivati mentre l'amministrazione affronta le richieste dei legislatori democratici al Congresso di rendere pubblico il filmato dell'operazione, che il 2 settembre ha ucciso 11 persone in totale a bordo dell'imbarcazione, incluse le due sopravvissute al primo attacco.

L’inversione di marcia della Casa Bianca sui video

Lunedì, il leader statunitense ha fatto marcia indietro sull'intenzione di rendere pubbliche le riprese video del secondo attacco. "Stavano cercando di riportare l'imbarcazione a galla e non volevamo perché era carica di droga", ha dichiarato Donald Trump.

Alla domanda di un giornalista sui suoi commenti della scorsa settimana che suggerivano che era disponibile a rilasciare filmati del "double tap", come viene indicato in gergo militare il doppio attacco a distanza ravvicinata, Trump ha negato che quella fosse la sua posizione.

"Qualsiasi cosa Pete Hegseth voglia fare mi sta bene", ha detto il presidente Usa, che ha attaccato il giornalista definendolo "odioso" e "terribile".

La campagna Usa di attacchi contro il narcotraffico

L'operazione del 2 settembre è stata la prima di quella che è diventata una serie di attacchi statunitensi a navi nei Caraibi e nell'Oceano Pacifico orientale che, secondo l'amministrazione Trump, hanno come obiettivo i trafficanti che lavorano per conto dei cartelli della droga.

La Casa Bianca accusa addirittura il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, di guidare uno di questi, Los Soles.

Almeno 87 persone sono state uccise in 22 attacchi resi noti. Nonostante l'opposizione bipartisan del Congresso, Trump ha ampiamente giustificato la campagna come necessaria per la sua amministrazione per arginare il flusso di fentanyl e altre droghe illegali negli Stati Uniti.

Sia il presidente che il suo segretario alla Guerra hanno ripetuto che gli Usa stanno combattendo un conflitto armato con i narcoterroristi, ma l'opposizione politica chiede la massima trasparenza sul caso minacciando Hegseth di tagliare il bilancio del Pentagono.

La disposizione è inclusa nella legge sulla difesa da 900 miliardi di dollari che la Camera dovrebbe votare alla fine di questa settimana.

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