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Elezioni regionali: i risultati in Campania, Puglia e Veneto

Un elettore legge le liste dei candidati durante le elezioni europee dello scorso anno
Un elettore legge le liste dei candidati durante le elezioni europee dello scorso anno Diritti d'autore  AP Photo
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Si è chiuso il voto per l'elezione di governatori e consigli in tre regioni chiave, dove il confronto politico per la leadership locale è sembrato un test anche per la tenuta di maggioranza e opposizioni a livello nazionale. Affluenza al 42,68 per cento, quindici punti in meno rispetto al 2020

Instant ed exit poll, diffusi dopo la chiusura delle urne alle 15 di questo lunedì, indicano una vittoria del centrosinistra nelle elezioni regionali, avanti in due regioni su tre.

In Campania, Roberto Fico sostenuto dal centrosinistra sembra avanti sul candidato di Fratelli d'Italia e del centrodestra, Edmondo Cirielli.

L'exit poll Opinio per la Rai dà l'ex presidente della Camera tra il 56,5 e il 60,5 per cento, oltre il 53-57 degli instant poll. Cirielli si attesta tra il 35 e il 39 per cento, meno della prima rilevazione che lo dava tra il 38 e il 42 per cento.

In Puglia il centrosinistra potrebbe allungare due decenni di governo con Antonio Decaro, europarlamentare del Partito Democratico (Pd) sostenuto anche dal Movimento 5 Stelle (M5s) e dall'Alleanza Verdi-Sinistra (Avs), da Azione, Italia Viva, Più Europa e da tre liste civiche.

Per gli exit poll l'ex sindaco di Bari è in largo vantaggio (64- 68 per cento) rispetto a Luigi Lobuono, candidato da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati accreditato del 30-34 per cento. Il dato è superiore all'instant poll precedente che dava i candidati al 60.5- 64, 5 per cento e al 33-37.

Alberto Stefani per il centrodestra ha registrato un netto vantaggio invece in Veneto rispetto a Giovanni Manildo, sostenuto da Pd, Avs, M5S e alcune liste civiche. Per Stefani le ultime indicazioni sono di un 59-63 per cento delle preferenze conto 30-34 dello sfidante, in linea con i primi sondaggi post voto.

Dopo gli instant poll (sondaggi telefonici realizzati il giorno stesso del voto) e gli exit poll (interviste agli elettori ai seggi dopo il voto), si profila un pomeriggio di proiezioni mano a mano che avanza lo spoglio fino ai risultati definitivi in serata a conclusione dello scrutinio delle schede cominciato dopo la chiusura delle urne.

Dove si è votato e chi sono i candidati: affluenza in calo

Si è votato per rinnovare i Consigli regionali e i presidenti che, mai come in questo caso, erano tre pesi massimi non solo della politica locale: Vincenzo De Luca, Michele Emiliano e Luca Zaia.

Inversamente proporzionale l'affluenza rispetto i candidati e al contesto del voto, visto che cinque anni fa si votava al termine del primo anno di Covid-19, con un certa voglia di partecipazione politica. Il dato è di 42,68 per cento rispetto al 57,17 complessivo di cinque anni fa.

Secondo i dati del Viminale, in Campania ha votato il 42,17 per cento degli aventi diritto (53,39 alle elezioni precedenti), il 44,20 in Veneto (61,93 cinque anni fa) e il 41,76 in Puglia (60,54 nel 2020).

In Campania il confronto tra i candidati Fico e Cirielli è stato soprattutto su sanità e condoni edilizi. La Puglia ha visto De Caro e l'ex presidente della Fiera del Levante Lobuono dibattere soprattutto del futuro dell'ex Ilva, tra nuove e costose ipotesi di rilancio e una dismissione definitiva che costerebbe migliaia di posti di lavoro.

A tenere banco in Veneto è stata più che altro l'eredità del governatore Luca Zaia, per cui a lungo si è cercato di modificare la regola sul terzo mandato. Stefani e Manildo si sono confrontati su un tema sentito da decenni nel Nordest, l'autonomia regionale.

Come sono andate le altre elezioni regionali di quest'anno

Il bilancio appare come un pareggio tra le forze politiche dietro il governo di Giorgia Meloni, entrato in carica tre anni fa, e i partiti di opposizione in vista delle politiche del 2027.

Il mese scorso la Toscana è andata al centrosinistra con Eugenio Giani mentre il centrodestra ha riconfermato i propri governatori: nelle Marche, Francesco Acquaroli, e in Calabria, Roberto Occhiuto.

In Val d'Aosta a fine settembre si era affermato un partito autonomista seguito dalle forze del centrodestra. Un anno fa Emilia-Romagna e Umbria avevano eletto governatori di centrosinistra.

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