Dopo l’esplosione sui binari vicino a Mika, il governo polacco parla di “traccia russa”. Intanto online dilaga la disinformazione che punta il dito contro gli ucraini, alimentata anche da politici polacchi. Le autorità avvertono: la Russia vuole dividere Varsavia e Kiev
Nella notte tra il 15 e il 16 novembre, in Polonia, nei pressi del villaggio di Mika, un’esplosione ha danneggiato un tratto di binari e il sistema di trazione sulla linea ferroviaria che collega Varsavia a Lublino. Sin dalle prime ore, i servizi di sicurezza polacchi – e diverse agenzie di intelligence straniere – hanno indicato l’episodio come un atto deliberato di sabotaggio.
La pista russa e i sospetti individuati
Secondo le prime conclusioni delle autorità, rese pubbliche dal premier polacco Donald Tusk, “tutti i fatti indicano una traccia russa”.
I principali sospettati sono due cittadini ucraini che, secondo gli investigatori, lavorerebbero per i servizi russi. Uno di loro proviene dal Donbass, regione ucraina occupata dalla Russia dal 2014. Sono già scattati i primi arresti legati all’indagine.
Il ruolo della disinformazione: la narrativa si rovescia
Il collettivo europeo Res Futura Data House ha analizzato oltre 14.000 menzioni online sull’incidente, rivelando una realtà distorta: il 42 per cento dei commenti attribuisce la responsabilità dell’esplosione agli ucraini, nonostante gli indizi vadano in direzione opposta. Solo il 24 per cento dei contenuti punta il dito contro la Russia, mentre il 19 per cento arriva perfino a incolpare i servizi polacchi.
Secondo Res Futura, l’ondata di tesi non verificate e narrazioni manipolate sarebbe favorita anche da un calo dell’efficacia operativa dell’ABW, i servizi di sicurezza interni.
Tusk: “L’obiettivo russo è alimentare l’odio e dividere gli alleati”
Nel presentare al Sejm le informazioni aggiornate sulle attività di diversione in Polonia, Tusk ha lanciato un allarme chiaro: la disinformazione punta a far crescere il risentimento anti-ucraino.
Il premier polacco ha ricordato che la società sta vivendo pressioni legate all’accoglienza di un elevato numero di profughi, un contesto che facilita la diffusione di narrazioni ostili: “Per la Russia, risvegliare emozioni radicalmente anti-ucraine e diffondere falsità come ‘gli ucraini fanno saltare treni in Polonia’ ha un doppio valore”, ha dichiarato Tusk.
La strategia di Mosca, ha aggiunto, mira a indebolire i legami tra Polonia, Occidente e Ucraina, rendendo quest’ultima più vulnerabile.
Sikorski: “Chi accusa l’Ucraina fa il gioco di Mosca”
Anche il vicepremier e ministro degli Esteri Radosław Sikorski ha avvertito del pericolo, sottolineando come la Russia investa miliardi in propaganda e operazioni d’influenza. Su X ha scritto: “Coloro che incolpano l’Ucraina per le azioni russe in Polonia sono sabotatori politici”.
Secondo Sikorski, le narrazioni anti-ucraine fanno leva su sentimenti radicati in una parte della politica polacca, soprattutto nell’area più euroscettica e radicale.
La politica polacca alimenta le fiamme
Nonostante gli avvertimenti del governo, diversi esponenti politici continuano a diffondere ipotesi che collegano gli ucraini al sabotaggio. Grzegorz Braun, eurodeputato della formazione di estrema destra Confederazione della Corona polacca, ha definito l’esplosione “un’altra provocazione anti-polacca”.
Il vicepresidente Roman Fritz ha affermato che “i sabotatori si sono rivelati essere ucraini”, mentre l’ex premier Leszek Miller ha sostenuto – senza fornire prove – che gli ucraini sarebbero “esperti” in esplosioni ferroviarie.
Sławomir Mentzen, leader della Confederazione, ha usato l’episodio per attaccare la politica migratoria, collegando esplicitamente la presenza di cittadini ucraini al rischio di infiltrazioni russe.
Il ministero della Digitalizzazione ha pubblicato un avviso ufficiale in cui avverte i cittadini della presenza di una campagna di disinformazione congiunta russo-polacca, mirata a spostare la responsabilità del sabotaggio sugli ucraini e a minare la fiducia nelle istituzioni polacche.
Il ministero invita gli utenti a verificare le informazioni prima di condividerle e mette a disposizione una piattaforma per segnalare contenuti sospetti (zglos-dezinformacje.nask.pl).