Il presidente Usa Donald Trump dubita della vittoria ucraina ma apre a negoziati per fermare la guerra con la Russia
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato lunedì di non credere che l’Ucraina riuscirà a vincere la guerra contro la Russia, pur lasciando aperta la possibilità di un esito diverso.
“Potrebbero ancora vincerla”, ha detto Trump alla Casa Bianca. “Non credo che lo faranno. Potrebbero ancora vincerla. Non ho mai detto che l’avrebbero vinta… sapete che la guerra è una cosa molto strana”.
I commenti arrivano pochi giorni dopo l'invito che Trump ha rivolto a Kiev e Mosca: un appello a “fermarsi dove sono” e congelare le linee di battaglia, nel tentativo di porre fine a un conflitto che definisce “sempre più brutale”. La proposta è stata avanzata venerdì, al termine di un lungo incontro a Washington con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Si tratta di un cambio di posizione significativo. Solo un mese fa, dopo un faccia a faccia con Zelensky a New York, a margine dell’Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, Trump aveva espresso fiducia che l’Ucraina potesse riconquistare tutti i territori persi dopo l’invasione russa del 2022.
Durante la campagna elettorale del 2024, invece, aveva ripetutamente sostenuto che Kiev dovesse cedere parte delle regioni occupate per arrivare alla pace.
Zelensky ha definito il recente incontro “positivo”, nonostante le tensioni e il mancato via libera da parte di Trump alla fornitura di missili a lungo raggio Tomahawk.
Secondo il leader ucraino, il presidente statunitense non vuole un’escalation con la Russia prima di un possibile incontro diretto con Vladimir Putin, previsto nelle prossime settimane in Ungheria.
Kiev spera comunque di rafforzare le proprie difese acquistando 25 sistemi antimissile MIM-104 Patriot attraverso i beni russi congelati e l’aiuto dei partner occidentali, anche se Zelensky ha ammesso che i tempi di produzione rischiano di allungarsi.
Durante il loro incontro, Trump avrebbe anche sottolineato che le richieste massimaliste di Putin — tra cui la cessione integrale delle regioni di Donetsk Oblast e Luhansk Oblast — restano immutate. Nonostante questo, il presidente ucraino ha affermato che la posizione americana, favorevole a un congelamento del fronte, “è positiva” se finalizzata a una trattativa.
Parallelamente, il segretario di Stato americano e il ministro degli Esteri russo si sono sentiti telefonicamente per discutere i prossimi passi verso un possibile negoziato. Entrambi i ministeri hanno confermato che la conversazione si è basata sulle intese raggiunte tra Trump e Putin nella telefonata del 16 ottobre.
Trump ha infine dichiarato di aspettarsi un incontro diretto con Putin a breve. Il senatore Marco Rubio dovrebbe incontrare nei prossimi giorni una delegazione russa guidata dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov per discutere ulteriormente le prospettive di una soluzione politica al conflitto.
Né Washington né Mosca hanno per ora rivelato data e luogo precisi di questi incontri.