La prima ministra italiana ha annunciato da New York che il centrodestra presenterà una mozione per il riconoscimento della Palestina subordinata a due condizioni: il rilascio degli ostaggi e l'esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all'interno dello Stato
La premier Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, ha annunciato che la maggioranza di centrodestra presenterà una mozione per il riconoscimento della Palestina ma subordinato alla liberazione degli ostaggi e all'esclusione di Hamas da Gaza. Meloni ha auspicato anche il sostegno dell'opposizione.
"Annuncio che la maggioranza presenterà in aula una mozione per dire che il riconoscimento della Palestina è subordinato a due condizioni: rilascio degli ostaggi ed esclusione di Hamas da qualsiasi dinamica di governo all'interno della Palestina", ha affermato Meloni.
"Io non sono contraria al riconoscimento della Palestina, però dobbiamo darci le priorità giuste. Spero che un'iniziativa del genere possa trovare anche il consenso delle opposizioni", ha aggiunto.
"Io personalmente continuo a considerare che il riconoscimento della Palestina, in assenza di uno Stato che abbia i requisiti della sovranità, non risolve i problemi e non produce risultati concreti per i palestinesi", ha proseguito Meloni.
La mozione proposta della premier italiana è però subordinata a due condizioni che, al momento, sembrano ancora molto lontane dal potersi verificare, dato che continua anche il sostegno indiscusso degli Stati Uniti a Israele.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che "riconoscere la Palestina è dare un premio ad Hamas".
Per questo il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di Roma appare per ora una via impraticabile.
Come si è arrivati all'annuncio del governo italiano
L'annuncio in questo momento sembra più una mossa politica in un momento di particolare pressione sia dentro che fuori dai confini italiani.
In Italia, da mesi le opposizioni chiedono all'esecutivo Meloni di assumere una posizione decisa nei confronti della Palestina e delle azioni di Israele a Gaza, sia con il riconoscimento di Gaza sia con le sanzioni e lo stop dell'accordo militare tra Roma e Tel Aviv.
Lunedì, in più di 80 città italiane e in particolare a Roma e a Milano, centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza a sostegno della causa palestinese, per chiedere al governo di riconoscere lo Stato e di condannare le politiche espansionistiche del premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Nelle ultime settimane Diversi Paesi hanno riconosciuto lo Stato palestinese durante l'Assemblea generale dell'Onu, tra cui Francia, Regno Unito, Canada, Australia, Portogallo, Belgio, Finlandia, Lussemburgo, Malta, Principato di Monaco e San Marino.