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Ultima ora. La Francia si unisce a Regno Unito, Portogallo e Canada e riconosce lo Stato palestinese

Un grande schermo mostra le bandiere di Palestina e Israele e una colomba sulla Torre Eiffel, domenica 21 settembre 2025 a Parigi.
Un grande schermo mostra le bandiere di Palestina e Israele e una colomba sulla Torre Eiffel, domenica 21 settembre 2025 a Parigi. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Tamsin Paternoster
Pubblicato il
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Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato lunedì a New York che il mondo "non può più aspettare" per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza e liberare i 48 ostaggi ancora detenuti da Hamas.

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Lunedì la Francia si è unita a Regno Unito, Portogallo, Canada e Australia nel riconoscere formalmente uno Stato palestinese, ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron parlando alle Nazioni Unite a New York.

Prima di fare l'annuncio, Macron ha detto all'Onu che il mondo è a un passo dal non poter più avere la pace. "Non possiamo più aspettare", ha detto il leader francese, condannando gli attacchi del 7 ottobre e chiedendo una soluzione a due Stati.

"Nulla giustifica la guerra in corso", ha detto il presidente francese, aggiungendo che "tutto ci obbliga" a porvi definitivamente fine.

La Francia annuncia il riconoscimento dello Stato palestinese dopo il Regno Unito, il Portogallo, il Canada e l'Australia, una mossa che secondo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu equivale a una "enorme ricompensa al terrorismo".

Dura la reazione anche del presidente degli Stati Uniti. Per Donald Trump, che terrà il suo discorso all'Assemblea Generale martedì, il riconoscimento della Palestina è "un regalo ai terroristi di Hamas".

L'Autorità Nazionale Palestinese ha salutato il riconoscimento formale di uno Stato palestinese da parte della Francia come una "decisione storica e coraggiosa". Una decisione accolta comunque con favore dall'Unione europea, mostratasi finora divisa sulla questione israelo-palestinese.

Ue e Italia sul riconoscimento della Palestina

"La situazione a Gaza rappresenta un fallimento devastante per l’umanità. Il governo israeliano deve rimuovere immediatamente tutte le restrizioni umanitarie", ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas.

"L’espansione degli insediamenti e l’annessione di territori sono incompatibili con la pace, ed è chiaro che Hamas deve deporre le armi e liberare tutti gli ostaggi", ha detto Kallas in conferenza stampa al termine della riunione informale dei ministri degli Esteri Ue a margine dell'Assemblea Onu a New York.

Da parte sua, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato dal Palazzo di Vetro che "l'Italia sostiene fermamente il sogno del popolo palestinese di avere uno Stato", senza aprire a un riconoscimento, e che continuerà "a sostenere l'Autorità Nazionale Palestinese nei suoi sforzi di rafforzamento istituzionale e riforma e lavoreremo duramente per la soluzione dei due Stati".

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