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Trump rimanda i dazi del 50% per l'Ue, poi commenta la guerra in Ucraina: Non sono contento di Putin

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Evelyn Ann-Marie Dom & Michela Morsa
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il presidente degli Stati Uniti ha accettato la richiesta della presidente della Commissione europea di spostare l'entrata in vigore dei dazi al 9 luglio per dare tempo ai negoziati. Intanto ha dichiarato di star prendendo in considerazione l'imposizione di nuove sanzioni alla Russia

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che rinvierà l'entrata in vigore dei dazi del 50 per cento sulle merci provenienti dall'Unione europea dal 1° giugno al 9 luglio.

Parlando con i giornalisti prima di salire a bordo dell'Air Force One a Morristown, nel New Jersey, per tornare a Washington, Trump ha detto di aver avuto una "piacevole telefonata" con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e di avere accettato la sua richiesta di spostare la data per guadagnare tempo per i negoziati con il blocco.

In un post sui social media di venerdì scorso, Trump aveva minacciato di imporre l'ulteriore tariffa doganale affermando che il blocco di 27 membri, “formato con lo scopo primario di avvantaggiarsi sugli Stati Uniti”, era stato “molto difficile da trattare” sul commercio e che i negoziati “non stavano andando da nessuna parte”.

Il commissario europeo per il Commercio e la Sicurezza economica Maroš Šefčovič ha risposto alle minacce di Trump ribadendo il suo impegno a garantire un accordo commerciale che “funzioni per entrambi” e che sia basato sul “rispetto, non sulle minacce”.

Trump sull'Ucraina: "Non sono contento di Putin"

Nella stessa occasione il presidente Usa ha anche rilasciato un commento sulla guerra in Ucraina, dichiarando di “non essere contento di quello che sta facendo Putin”.

“Sta uccidendo un sacco di persone. Non so cosa diavolo sia successo a Putin”, ha detto Trump ai giornalisti prima di salire a bordo dell'Air Force One a Morristown, nel New Jersey, per tornare a Washington.

“Lo conosco da molto tempo. Sono sempre andato d'accordo con lui. Ma sta mandando razzi nelle città e uccidendo persone. E non mi piace affatto”, ha detto Trump, aggiungendo che gli attacchi sono avvenuti anche mentre lui e il suo omologo russo erano "nel bel mezzo di una conversazione".

Mosca ha lanciato una raffica di droni e missili che hanno colpito città e villaggi in tutta l'Ucraina, compresa la capitale Kiev, causando almeno dodici morti e decine di feriti.

Domenica l'aeronautica militare ucraina ha dichiarato che la Russia ha lanciato 367 droni e missili contro il Paese durante la notte, rendendolo il più grande attacco aereo singolo dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia.

Alla domanda di un giornalista se avrebbe potenzialmente imposto ulteriori sanzioni alla Russia, Trump ha risposto che avrebbe “assolutamente” preso in considerazione la possibilità di farlo.

Il presidente degli Stati Uniti ha poi ribadito quanto detto ai giornalisti in un post sul suo social media Truth, dove però è tornato a indirizzare parole di rimprovero anche nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

"Ho sempre avuto una buona relazione con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa. È completamente impazzito!", ha insistito Trump, sottolineando che tentare di conquistare tutta l'Ucraina porterà alla caduta della Russia.

"Zelensky non sta facendo un favore al suo Paese parlando come parla. Tutto quello che esce dalla sua bocca causa problemi e non mi piace, farebbe meglio a smettere", ha scritto a proposito del presidente ucraino, ripetendo un concetto già espresso diverse volte.

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