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Turchia, Ocalan chiede la dissoluzione del Pkk e al partito curdo di deporre le armi

Il leader del PKK Abdullah Öcalan (al centro) e i deputati del partito DEM
Il leader del PKK Abdullah Öcalan (al centro) e i deputati del partito DEM Diritti d'autore  Cleared
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La tanto attesa dichiarazione di Ocalan è stata letta dai deputati del partito Dem. Dal carcere di Imrali ha invitato l'organizzazione a deporre le armi e ha chiesto lo scioglimento del partito politico curdo

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"Tutti i gruppi devono abbandonare le armi, il Pkk deve sciogliersi. Io chiedo di abbandonare le armi, mi prendo la responsabilità di questo appello". Lo ha affermato il leader del Pkk, Abdullah Ocalan, in un messaggio letto durante una conferenza stampa a Istanbul da politici del filo-curdo Dem, che lo hanno incontrato giovedì mattina nel carcere sull'isola di Imrali, nel mare di Marmara a sud di Istanbul, dove è imprigionato dal 1999.

"Mi assumo la responsabilità dinanzi alla storia di questo appello. Ringrazio coloro che credono nei turchi e curdi che vivono fianco a fianco e coloro che non vedevano l'ora che arrivasse il momento della pace. Chiedo al Pkk e a tutti gli altri gruppi armati di convocare un congresso e abbandonare le armi", ha aggiunto Ocalan.

La tanto attesa dichiarazione del leader del PKK è stata letta dai deputati del terzo partito più rappresentato nel Parlamento turco in occasione dell'incontro "Appello per la pace e la società democratica" tenutosi giovedì all'Elite World Hotel di Istanbul.

DEM Partili vekiller (Fotoğraf: Euronews)
DEM Partili vekiller (Fotoğraf: Euronews) Cleared

Ocalan avrebbe chiesto al suo gruppo di abbandonare la lotta armata in cambio di un impegno del governo per garantire diritti alla popolazione curda di Turchia, mentre da mesi è in corso un processo per tentare di risolvere la questione curda.

In ottobre, il partito di estrema destra Mhp, alleato in Parlamento del partito Akp del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, aveva chiesto al 76enne leader curdo di dichiarare lo scioglimento del suo gruppo in cambio di concessioni sul suo regime di isolamento carcerario nella prigione sull'isola di Imrali, dove si trova dal 1999.

L'iniziativa è stata sostenuta da varie forze politiche, tra cui il filo-curdo Dem, e dallo stesso Erdogan, che ha parlato di un'opportunità "storica".

A poche settimane dall'appello per un nuovo processo di pace lanciato dal Mhp, a fine ottobre, il Pkk aveva rivendicato un attentato in provincia di Ankara che ha provocato la morte di cinque persone e il ferimento di 22.

Quello di giovedì è il terzo incontro da dicembre tra Ocalan e la delegazione del Dem, che recentemente si è recata anche nella regione autonoma del Kurdistan iracheno per incontrare le autorità.

Durante i colloqui il ministero dell'Interno di Ankara ha rimosso dall'incarico 12 sindaci eletti, lo scorso anno, con il Dem nel sud est a maggioranza curda della Turchia, accusati di "terrorismo".

Tra il 2013 e il 2015, in seguito ad un appello di Ocalan, c'era stato un periodo di tregua tra l'Esercito di Ankara e il Pkk, un'organizzazione armata ritenuta terrorista dalla Turchia e coinvolta da oltre 40 anni in un conflitto con lo Stato turco dove sono morte circa 40mila persone.

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