Raccolti quattro milioni di euro in Slovacchia per comprare e inviare armi a Kiev. L'iniziativa "Munizioni per l'Ucraina" ha avuto oltre 60mila donazioni da parte di persone contrarie alla politica filo-russa del Paese
In Slovacchia sono stati raccolti quattro milioni di euro per armare l'esercito ucraino, grazie all'iniziativa “Munizioni per l'Ucraina” lanciata a metà aprile.
L'idea è nata da un gruppo di attivisti, fotografi e politici locali in disaccordo con le politiche nazionali riguardo alla guerra in Ucraina e ha generato oltre sessantamila donazioni.
“Loro sono i leader di questo Paese, quindi li rispettiamo, ma viviamo in una democrazia, quindi prendiamo per buono il fatto che il governo non è disposto ad aiutare, ma la gente che vive in Slovacchia lo vuole fare", ha detto a Euronews a Bratislava una degli organizzatori dell'iniziativa Lucia Štasselová.
Ha partecipato alla raccolta fondi anche il noto giornalista e scrittore slovacco, Martin Šimečka, padre del leader del Partito progressista Slovacco ed ex vice presidente del Parlamento europeo Michal Šimečka. “La gente è arrabbiata con il governo e quindi per loro è stato un modo per fare sentire la propria voce e dimostrare che non siamo d'accordo con il governo" ha detto Šimečka padre.
A fine marzo il ministro degli Esteri slovacco Juraj Blanar ha dichiarato che la Slovacchia non invierà armi all'Ucraina perché "non c'è una soluzione militare alla guerra".