Manifestazione contro la Rai a Roma: cinquemila marciano al grido di "Palestina libera"

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Di Michela Morsa
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Dopo le manifestazioni di Milano, Firenze, Napoli e Bologna, anche Roma scende in piazza per protestare contro la dirigenza Rai, accusata di censurare le critiche a Israele. Migliaia di manifestanti hanno marciato per le vie della Capitale

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Al grido di “vergogna”, “Sergio dimettiti” e “Palestina libera” migliaia di persone hanno manifestato davanti alla sede della Rai a viale Mazzini 14, a Roma, sabato pomeriggio. Tra i tanti cartelli e striscioni di protesta uno con un mirino da tiro con al centro scritto "press" e sotto: "A Gaza 130 giornalisti uccisi". Un corteo di circa cinquemila persone si è poi diretto verso viale Teulada, altra sede Rai. I manifestanti hanno marciato gridando "Siamo migliaia, siamo una marea antifascista".

Roma scende in piazza contro la Rai

Dopo i presidi di Milano e Firenze, e quelli di Napoli e Bologna, dove sono stati registrati scontri con la polizia schierata davanti ai palazzi della rete pubblica e alcuni dimostranti sono rimasti feriti dalle manganellate, anche Roma è scesa in piazza per esprimere il suo dissenso contro la linea editoriale della televisione statale, giudicata troppo filoisraeliana.

A organizzare il presidio Spintime, gruppo studentesco, a cui si sono unite decine di altre associazioni, tra cui gli osservatori dei diritti umani di Amnesty international. Ma dietro lo striscione che recita ‘Non in nostro nome’ non solo studenti, ma anche lavoratori, famiglie, anziani. Chiedono un servizio di informazione pubblico indipendente e imparziale, "non asservito alla politica e soprattutto al governo Meloni".

'Casa mia' di Ghali colonna sonora della manifestazione

Colonna sonora Casa mia, la canzone dedicata alla Striscia di Gaza con cui il rapper Ghali ha partecipato alla 74esima edizione del Festival di Sanremo e che, insieme agli appelli al cessate il fuoco lanciati dal palco dopo le sue esibizioni, ha scatenato la polemica contro la Rai, accusata di censurare ogni minima critica a Israele.

Ad alimentare la rabbia contro la Rai il comunicato pro Israele firmato dall'amministratore della Rai Roberto Sergio e fatto leggere da Mara Venier in diretta tv il giorno successivo alla finale di Sanremo. Mercoledì Sergio è finito sotto scorta dopo aver ricevuto minacce proprio per le posizioni assunte nel comunicato.

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