Tusk ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro Denys Shmygal: in primo piano il sostegno a Kiev ma anche le questioni economiche, che hanno innescato la protesta dei camionisti polacchi
Da quando è tornato a capo del governo polacco a dicembre, il primo ministro polacco Donald Tusk l'ha detto: "La guerra in Ucraina è la questione numero uno per la sicurezza polacca”.
A riaffermare una vicinanza, che è geografica (535 chilometri di confine) e politica, è stata la visita a Kiev del premier polacco. Tusk ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministroDenys Shmygal.
Sostegno all'Ucraina ma anche migliori rapporti di vicinato
La visita mira a rassicurare l’Ucraina sul sostegno della Polonia, in un momento in cui i maggiori sponsor politici e militari di Kiev faticano a tenere il passo in relazione alle promesse fatte.
Ma le questioni sul tappeto sono anche altre, come ad esempio quelle legate agli interessi dei camionisti polacchi, che hanno bloccato il confine con l’Ucraina da novembre fino alla settimana scorsa.
I camionisti hanno chiesto la reintroduzione delle restrizioni all’ingresso nell’Ue per i loro concorrenti ucraini.
I malumori dei camionisti polacchi
I malumori sono stati alimentati dal crollo dei prezzi in Polonia, dovuto all’importazione di cereali ucraini: un ribasso che non ha trovato argine, visto che l’Unione europea ha autorizzato la libera circolazione dei camion per dare respiro all’economia di Kiev. Il 4 gennaio scorso le proteste si sono fatte ancora più intense e il premier Tusk sta lavorando per trovare delle soluzioni.
Qualche ore prima che Tusk annunciasse la visita, l'Ucraina aveva denunciato nuovi attacchi russi, perpetrati con otto droni iraniani, respinti dai sistemi di difesa aerea. Kiev ha anche ribadito che avere il controllo dello spazio aereo del Paese ed esortato i partner occidentali a un maggiore sostegno.