Dopo due rinvii è previsto per mercoledì il voto Onu sul cessate il fuoco. Mentre continuano i combattimenti nella Striscia avanzano i negoziati mediati da Qatar ed Egitto
Israele ha presentato ad Hamas una proposta che prevede una pausa di una settimana nei combattimenti nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio di 40 ostaggi: lo afferma Barak Ravid, analista di politica estera della Cnn che cita due funzionari israeliani e un'altra fonte a conoscenza della questione.
La proposta mira a far rilasciare donne, anziani e persone che necessitano di cure urgenti. L'accordo verrà presentato al gruppo islamista palestinese attraverso i mediatori del Qatar, ha detto Ravid.
Martedì il presidente israeliano Isaac Herzog aveva detto che il Paese è "pronto per un'altra pausa umanitaria e per altri aiuti in modo da rendere possibile il rilascio degli ostaggi" sottolineando che la "responsabilità ricade ora interamente su Sinwar e sulla leadership di Hamas".
Il voto dell'Onu e la visita di Haniyeh al Cairo
Dopo due rinvii è slittato a mercoledìil voto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unitesu una risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza.
Sempre mercoledì Ismail Haniyeh è atteso in Egitto. Il leader di Hamas, di base in Qatar, dovrebbe incontrare i servizi segreti del Cairo con una delegazione di alto livello al seguito per discutere su come "fermare la guerra a Gaza e preparare un accordo per il rilascio dei prigionieri".
I combattimenti a Gaza e in Libano
Dodici palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano su un'abitazione civile a Khan Younis, nel Sud di Gaza. Mercoledì i residenti hanno riferito dell'intensificarsi degli scontri a fuoco tra combattenti di Hamas e forze israeliane nei quartieri centrali e orientali della città. La Mezzaluna rossa palestinese ha anche comunicato che un raid israeliano a Deir al Balah ha ucciso otto persone e causato 34 feriti. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato martedì che 19.667 palestinesi sono stati uccisi e 52.586 hanno riportato ferite durante la guerra.
L'esercito israeliano ha attaccato una struttura militare dei miliziani di Hezbollah dopo aver intercettato sei razzi lanciati dal Libano martedì. L'Idf ha anche attaccato un gruppo di combattenti che hanno sparato contro una postazione militare israeliana nella zona di confine di Malkia, ferendo due soldati.
La situazione nel mar Rosso
Gli Houthi hanno avvertito che attaccheranno le navi di "qualsiasi Paese" che agirà contro di loro nel Mar Rosso, secondo un alto esponente del gruppo armato yemenita filo-iraniano. "Qualsiasi Paese che si muove contro di noi avrà le sue navi prese di mira nel Mar Rosso", ha spiegato Mohammed Ali al-Houthi in un'intervista alla tv iraniana Al-Alam.
La dichiarazione arriva dopo l'annuncio da parte degli Stati Uniti di un'operazione multinazionale per salvaguardare le rotte commerciali nel mar Rosso. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha dichiarato che la Gran Bretagna, il Bahrein, il Canada, la Francia, l'Italia, i Paesi Bassi, la Norvegia, le Seychelles e la Spagna sono tra le nazioni coinvolte nell'iniziativa, che condurrà pattugliamenti congiunti nel Mar Rosso meridionale e nell'adiacente Golfo di Aden.