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Putin: "Pace solo a obiettivi raggiunti": "denazificazione" e "demilitarizzazione" dell'Ucraina

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Image Diritti d'autore AP Photo/Alexander Zemlianichenko, Pool
Diritti d'autore AP Photo/Alexander Zemlianichenko, Pool
Di Michela Morsa
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Il presidente russo ha detto che al fronte ci sono 617mila soldati e che "migliorano le loro posizioni", mentre Kiev "non ha ottenuto nulla" durante la sua "grande controffensiva"

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"Non ci sarà pace in Ucraina finché non raggiungeremo i nostri obiettivi", tra cui la "denazificazione", la "demilitarizzazione" e lo stato di neutralità del Paese invaso. 

Lo ha detto Vladimir Putin nella sua consueta conferenza stampa di fine anno, durante la quale ha assicurato che Kiev "non ha ottenuto nulla" durante la sua "grande controffensiva" iniziata la scorsa estate. 

Secondo il presidente russo, in Ucraina attualmente stanno combattendo 617mila soldati e le truppe "migliorano le loro posizioni sul fronte", che ora si espande su "oltre 2mila chilometri". 

Putin ha descritto quanto sta accadendo in Ucraina come "un'enorme tragedia, simile a una guerra civile". Riguardo alla situazione nella Striscia di Gaza, Putin ha parlato di "catastrofe" e ha negato che il livello di distruzione sia simile a quello del territorio ucraino. 

Come previsto, per gran parte del suo discorso Putin ha ripetuto gli stessi temi propagandistici promossi negli ultimi anni. Fra le altre cose, ha detto che i Paesi occidentali hanno rovinato le relazioni con la Russia cercando di "spingerci al secondo o terzo posto e ignorando i nostri interessi". Ha aggiunto che dopo la rivoluzione del 2014 in Ucraina la Russia non ha avuto scelta se non attaccare. 

Putin ha anche parlato della detenzione del giornalista del Wall street journal Evan Gershkovich, arrestato in Russia lo scorso marzo con l'accusa di spionaggio e ancora in carcerazione preventiva dopo una serie di proroghe. 

Il leader russo ha confermato che sono in corso negoziati con gli Stati Uniti per la sua liberazione, ma ha detto che "non sono facili" e che i termini di accordo dovranno essere "soddisfacenti" anche per la Russia.

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