L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania comunica che continua l'attività stromboliana al cratere di Sud-Est dell'Etna
Lava infuocata e neve, fumo e pendici imbiancate: l'Etna è uno splendido ossimoro che strega turisti e visitatori.
A distanza di sicurezza ammirano gli sbuffi del cratere di Sud-Est del vulcano, iniziati il 19 novembre e intensificati negli ultimi tre giorni.
Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, questo fenomeno, che chiamiamo attività stromboliana, è definito da brevi sequenze in serie che durano approssimativamente intervalli regolari di 10-30 minuti combinati con un periodo di 30-60 minuti di inattività.
"Questa attività che caratterizza il nostro vulcano ce lo rende amico, in un certo senso, perché queste eruzioni non sono mai pericolose - spiega Marco Neri, vulcanologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Sono attività eruttive molto spettacolari a cui le persone si affezionano, per così dire, sono attività molto belle da vedere".
Schizzi di lava fluida e brillante sono stati eruttati dal cratere all'altezza di diverse decine o centinaia di metri.
Il bollettino di allerta volo emesso dall'osservatorio Vona resta arancione. Per ora l'aeroporto di Catania non ha subito restrizioni alla sua attività.