La dinamica del raid e le persone coinvolte non sono state chiarite. La polizia evacua i cittadini dal centro della città
L'esercito ucraina ha rivendicato l'attacco missilistico che ha colpito la sede della marina russa a Sebastopoli, la principale città della Crimea, regione annessa illegalmente da Mosca nel 2014 dopo l’esautorazione del presidente ucraino, Viktor Janukovich, da parte del parlamento di Kiev.
Il Ministero della Difesa russo parla di un agente disperso e inizialmente indicato come morto. Il governatore della regione, Mikhail Razvozhayev ha informato che al momento del raid nessuna delle persone fuori dall'edificio è rimasta ferita e ha invitato la popolazione a non dirigersi verso i quartieri centrali della città, dove diverse strade sono state chiuse al traffico.
I pompieri sono già all'opera per domare un incendio che potrebbe aver bisogno di molto tempo prima di essere estinto del tutto. Secondo l'0agenzia russa Tass alla polizia è stato chiesto di agevolare l'evacuazione dei residenti del centro della città.
Il Ministero della Difesa russo ha anche aggiunto di aver abbattuto cinque missili grazie ai sistemi di difesa aerea. Non è stato immediatamente chiarito se il quartier generale sia stato colpito direttamente o dai detriti di un missile intercettato. Diverse schegge sono state rinvenute anche a diverse centinaia di metri dall'attacco.