Il decreto firmato dal presidente cileno a due settimane dal golpe che nel 1973 instaurò la dittatura nel Paese sudamericano
A meno di due settimane dal cinquantesimo anniversario del golpe in Cile, il presidente
Gabriel Boric ha firmato il decreto che formalizza il Piano nazionale di ricerca delle vittime di sparizioni forzate durante la dittatura di Pinochet.
Delle 1.469 vittime di sparizioni forzate, "ne abbiamo trovate solo 307. È ora di correggere questa situazione", ha detto Boric nel corso di un'iniziativa insieme ai parenti delle vittime, in occasione della Giornata internazionale dei desaparecidos.
"La democrazia è memoria e futuro, e l'una non può esistere senza l'altra", ha detto ancora il presidente.
Il piano prevede una centralizzazione e digitalizzazione degli enormi fascicoli giudiziari e altri archivi sparsi tra agenzie governative e organizzazioni per i diritti umani, e utilizzerà software speciali per verifiche incrociate sulle informazioni.
Inoltre, verrà finanziata anche l'esplorazione dei luoghi dove potrebbero essere sepolte le vittime o dove gli scavi sono in sospeso da anni per mancanza di finanziamenti.
"Come Stato ci assumiamo la responsabilità , facendo tutto ciò che è in nostro potere, per far luce sulla verità ", ha detto il capo di Stato, "per assumere il compito che ci spetta e che fino ad ora ha pesato sulle spalle dei parenti delle vittime".