Da poco è iniziato il processo di trasferimento della Conferenza a Monaco di Baviera
Sono ormai trascorsi 67 anni dall'istituzione della Conferenza dei Rabbini europei, alleanza di leader ebrei che si uniscono per sostenere e proteggere, attraverso l'influenza politica, le comunità ebraiche in tutta Europa.
Aveva la sua storica sede a Londra, ma a causa della Brexit l'organizzazione ne ha dovuta cercare una nuova: ora, la ricerca è terminata ed è da poco iniziato il processo di trasferimento in Germania, a Monaco di Baviera.
"Ci sono state molte perplessità - dice Shimon Cohen, membro londinese della Conferenza, che spiega la logica alla base della mossa - era ben chiaro che Londra non era più il posto giusto per l'influenza sulla politica europea, dobbiamo avere sede in un'area dell'Ue".
Il mese scorso, il presidente della Baviera, Markus Soder, è stato premiato dalla Conferenza dei Rabbini europei per aver confermato l'invito iniziale a trasferirsi a Monaco.
Motivazioni contrastanti
La Conferenza si è formata a Londra poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, ora da una prospettiva puramente pratica è stata presa la decisione di trasferirsi in Europa: per molti non si tratta solo di un'influenza politica, ma anche di una decisione emotiva.
"Perché? - si domanda Il rabbino capo Goldschmidt - perché la distruzione degli ebrei europei è iniziata in Europa, è lì che Hitler ha fatto il suo 'golpe', quindi è simbolico il fatto che stiamo tornando a Monaco, con il sostegno del governo, e siamo in procinto di ricostruire l'ebraismo europeo".
La città dove Adolf Hitler iniziò la sua ascesa al potere, molto tempo fa capitale del movimento nazista, ora è sede di un fiorente ed influente movimento ebraico.