L'ok del Fmi, le accuse di terrorismo e la centrale di Zaporizhzhia: le ultime dall'Ucraina

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Di Michela Morsa
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Il Fondo monetario internazionale ha dichiarato che l'economia ucraina mostra "una notevole capacità di recupero". Mosca e Kiev si accusano reciprocamente di compiere azioni terroristiche e intanto l'Aiea si preoccupa per la centrale nucleare più grande d'Europa

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Nonostante la Russia continui a martellare l'Ucraina con micidiali attacchi missilistici e con droni su base quasi quotidiana, l'economia del Paese, martoriato dalla guerra, sta mostrando una "notevole capacità di recupero". 

A dirlo i funzionari del Fondo monetario internazionale, che hanno approvato un prestito iniziale di 900 milioni di dollari e hanno alzato le loro stime sulla crescita economica del Paese.

"Nell'ambito di questa revisione, abbiamo aggiornato la nostra proiezione di crescita del Pil ucraino nel 2023 a un intervallo compreso tra +1 e +3%. L'inflazione sta rallentando e il tasso di cambio è rimasto stabile negli ultimi mesi. Allo stesso tempo, le prospettive restano soggette a rischi eccezionalmente elevati a causa del perdurare della guerra", ha dichiarato Gavin Gray, capo missione del Fmi per l'Ucraina. 

Le accuse reciproche di terrorismo

Da Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l'Ucraina di compiere attività terroristiche in riferimento agli attacchi con droni che nelle prime ore di martedì hanno colpito la capitale russa. 

Il presidente a poi dichiarato che l'assalto, definito il più grave sulla città dalla Seconda guerra mondiale, è stato un tentativo di spaventare e provocare la Russia e che le difese aeree intorno alla capitale saranno rafforzate.

"Come sapete, il regime di Kiev ha scelto una strada diversa: quella dei tentativi di intimidire la Russia e i cittadini russi e degli attacchi agli edifici residenziali. Questo è, ovviamente, un chiaro segnale di attività terroristiche", ha detto Putin. 

A sua volta, Kiev accusa da tempo la Russia di terrorismo per i suoi bombardamenti indiscriminati sui civili ucraini. Solo nel mese di maggio, e solo su Kiev, Mosca ha lanciato 17 attacchi aerei. Tre nel giro di un giorno all'inizio di questa settimana. 

Mykhailo Podolyak, un assistente presidenziale ucraino, ha negato il diretto coinvolgimento di Kiev nel bombardamento di Mosca, ma ha detto che l'Ucraina è "lieta di osservare gli eventi" e che prevede altri attacchi di questo tipo. 

La Casa Bianca ha dichiarato di non sostenere gli attacchi all'interno della Russia e di stare ancora raccogliendo informazioni sull'"incidente". L'inviato russo negli Usa ha dichiarato che, ignorando pubblicamente l'evento, Washington sta incoraggiando Kiev.

Ancora Zaporizhzhia

Continua a preoccupare il coinvolgimento degli impianti nucleari ucraini nei combattimenti. 

Martedì il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dell'Onu (Aiea), Rafael Grossi, ha chiesto all'Ucraina e alla Russia di rispettare i cinque principi di salvaguardia della centrale di Zaporizhzhia, che le forze russe controllano quasi dall'inizio dell'invasione e che è stata più volte teatro di scontri e bombardamenti. 

Grossi sta cercando da mesi di ottenere un accordo con le due parti per ridurre il rischio, ancora elevato, di un incidente nucleare catastrofico. I principi prevedono ad esempio che non ci siano attacchi su o dalla centrale e che non sia usata come base per armi pesanti e attrezzature militari. Grossi ha inoltre chiesto che l'energia elettrica rimanga disponibile e sicura.

"La situazione della sicurezza nucleare della centrale di Zaporizhzhia continua a essere estremamente fragile e pericolosa", ha dichiarato Grossi. "Le attività militari continuano nella regione e potrebbero aumentare considerevolmente nel prossimo futuro".

Ma né Mosca né Kiev si sono impegnate a rispettare i principi.

L'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, ha dichiarato: "Le proposte del signor Grossi per garantire la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono in linea con le misure che stiamo già attuando da tempo".

Mentre l'ambasciatore ucraino, Sergiy Kyslytsya, ha affermato che i principi "devono essere integrati con la richiesta di una completa smilitarizzazione e deoccupazione della centrale".

Grossi ha definito l'incontro di martedì "un passo nella giusta direzione" e ha dichiarato che l'Aiea rafforzerà il proprio personale a Zaporizhzhia e terrà traccia del rispetto dei principi

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