Missili russi in pieno giorno a Kiev: scene di caos, paura e fuggi fuggi nei rifugi in metropolitana. La Russia afferma di aver colpito "aeroporti militari" e di aver distrutto tutti i suoi obiettivi. La contraerea ucraina ribatte: "Abbiamo distrutto 11 missili Iskander"
L'allarme antiaereo è risuonato a Kiev in pieno giorno, provocando scene di caos, paura e un fuggi fuggi verso i rifugi della metropolitana.
Nel giorno 459 dall'inizio della guerra, il centro della capitale ucraina è stato scosso da almeno dieci esplosioni.
Il sistema di difesa ucraino ha dichiarato di aver intercettato e abbattutto tutti gli 11 missili Iskander russi, con i detriti sparsi per strada nel distretto di Obolonsky.
Bilancio: un ferito a Kiev. Una vittima a Toresk, nella regione di Donetsk, una vittima e 9 feriti a Dnipro, 7 feriti nella regione di Kharkiv.
Un ragazzo residente a Kiev, Roman Kozak, racconta:
"Siamo molto stanchi. Siamo stufi di questi attacchi e di questa vita. Non puoi dormire sonni tranquilli la notte, perché c'è sempre qualcosa vola costantemente, qualcosa esplode da qualche parte per strada. Ti svegli di notte e cammini, io mi nascondo nel corridoio e spero che questa guerra finisca presto".
Attacchi anche a Belgorod
Dopo massicci attacchi (artiglieria ucraina o dei partigiani anti-Putin?) nella provincia russa di Belgorod, in particolare su Shebekino e alcuni villaggi, la Russia ha affermato di aver attaccato "aeroporti militari" ucraini e "distrutto" tutti i suoi obiettivi.
L'esercito di Kiev ha ammesso che è stata colpita una struttura militare nella regione di Khmelnitsky, nell'ovest dell'Ucraina, distruggendo cinque aerei.
L'attacco di metà mattina ha fatto seguito a una notte difficile, in cui le sirene d'allarme non hanno smesso di suonare.
La Russia ha lanciato fino a 40 missili e 35 droni. L'Ucraina afferma di averne abbattuto la stragrande maggioranza.
A quando la controffensiva?
Kostiantin Vashchenko, Segretario di Stato del ministero della Difesa ucraino, parlando al forum Globsec a Bratislava, ha detto che "solo due o tre" persone conoscono la data in cui comincerà l'attesa controffensiva dell'Ucraina e ha suggerito che il motivo per cui è stata trascinata così a lungo è anche per influenzare psicologicamente la Russia.