Ancora un raid aereo notturno ordinato dal Cremlino, ma Kiev regge bene l'urto grazie al sistema antimissile: il capo dei mercenari di nuovo a ruota libera
Sta diventando una triste abitudine, quella di svegliarsi dopo una notte da incubo e trovare frammenti di missili russi nelle strade di Kiev, che ha subito il nono bombardamento notturno da parte della Russia nel mese di maggio.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, a mezzo social, riferisce di "diverse esplosioni nella capitale, c'è stato un incendio in una cooperativa a seguito della caduta di detriti di razzi nel distretto di Darnytskyi, un'esplosione anche nel distretto di Desnianskyi.
L'attacco alla capitale continua: non uscire dai rifugi durante il raid aereo, al momento non risultano feriti nei luoghi della caduta dei detriti".
Schermate efficaci, ma solo nella capitale
La Russia ha lanciato 30 missili contro vari obiettivi in tutto il Paese e l'Ucraina afferma di averne abbattuti 29.
Secondo le autorità ucraine, questa ondata di attacchi russi è "senza precedenti" per potenza, intensità e varietà di missili utilizzati.
Ma mentre Kiev sembra aver schermato la propria zona aerea grazie al sistema antimissile Patriot, altre città del Paese mancano di questa sofisticata protezione.
Nelle ultime 24 ore, una persona è stata uccisa nel porto di Odessa.
I continui attacchi aerei fanno seguito alle voci di un'imminente controffensiva ucraina.
Prigozhin colpisce ancora
Le truppe ucraine stanno riguadagnando terreno intorno a Bakhmut, acuendo la spaccatura tra il gruppo Wagner e l'Esercito russo.
Il capo dei mercenari ha accusato i militari di ritirarsi e di aver lasciato i suoi uomini in balia dei soldati ucraini nella battaglia che infuria nella cittadina.
"Non prestiamo il fianco agli avversari", tuona Evgeny Prigozhin.
Il messaggio è indirizzato al capo di Stato maggiore, Valery Gerasimov, e al ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu.