Accordo al Consiglio d'Europa per un registro dei danni della Russia in Ucraina

Il Presidente ucraino Volodymir Zelenski durante il suo discorso al Consiglio d'Europa.
Il Presidente ucraino Volodymir Zelenski durante il suo discorso al Consiglio d'Europa. Diritti d'autore Alastair Grant/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Euronews
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Al Vertice del Consiglio d'Europa, organizzazione intergovernativa di 46 Paesi per i diritti umani, la democrazia e lo Stato di diritto, l'Ucraina è tra i primi punti all'ordine del giorno. Al centro del Summit a Reykjavík, la compensazione per i danni subiti e il tribunale internazionale.

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Dal Vertice del Consiglio d'Europa, nella capitale islandese, Reykjavík, è uscito il sì all'istituzione di un registro dei danni causati dall'aggressione della Federazione Russa in Ucraina: si tratta del primo passo verso un meccanismo di compensazione internazionale deciso durante il Summit.

C'è stato un consenso sul fatto che il regime di Mosca dovrebbe risarcire le vittime in Ucraina e aiutare a ricostruire il Paese una volta terminato il conflitto.

"Questo vertice di Reykjavik mostra chiaramente che_Vladimir Putin ha sbagliato i suoi calcoli: voleva dividere l'Europa e ha ottenuto il contrario. Siamo più uniti che mai in Europa. Questo è il nostro messaggio congiunto da Reykjavik", ha scandito il Cancelliere tedesco Olaf Scholz.

La nuova organizzazione, quella per il registro, avrà sede all'Aia, nei Paesi Bassi, e potrebbe includere una commissione per le richieste di risarcimento e un fondo di compensazione.

Il punto è capire come verranno pagati i danni all'Ucraina e come i responsabili potranno essere assicurati alla giustizia. Su questo, il primo ministro ucrainoDenys Shmyhal, ha dato i suoi suggerimenti.

"La decisione di oggi di istituire questo registro è senza dubbio storica.__Successivamente, dovremmo preparare il quadro giuridico necessario per la confisca dei beni russi e istituire un fondo di compensazione._Quindi un approccio globale include la creazione di un tribunale internazionale", ha evidenziato il primo ministro.

La segretaria generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejčinović Burić, ha affermato che il Consiglio intende sostenere lo sforzo internazionale per istituire un organo giudiziario per perseguire il crimine di aggressione, l'atto letterale di invadere un altro Paese.

Anche gli Stati Uniti, il Giappone e il Canada si sono uniti agli sforzi, partecipando al Consiglio d'Europa in qualità di Stati osservatori.

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