Ucraina, abbattuto un missile ipersonico russo su Kiev

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Di Debora Gandini
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E’ la prima volta che il paese è stato in grado di intercettare uno dei razzi più moderni di Mosca

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Prima una smentita poi la conferma. L'aeronautica militare ucraina ha affermato di aver abbattuto un missile ipersonico russo su Kiev utilizzando i sistemi di difesa Patriot americani appena acquisiti. E’ la prima volta che il paese è stato in grado di intercettare uno dei razzi più moderni di Mosca.

In un messaggio su Telegram il comandante Mykola Oleshchuk si è congratulato con il popolo ucraino per un evento storico. “Abbiamo abbattuto l’unico Kinzhal, che è un missile balistico. È accaduto durante un attacco notturno- Il missile X-47 è stato lanciato da un MiG-31K dalla Russia."

Il ministero della Difesa russo ha pubblicato filmati che mostrano equipaggi di carri armati MD occidentali intenti a sparare contro il nemico in prima linea. Intanto secondo le Forze Speciali dell'Ucraina il nemico ha usato munizioni al fosforo ed incendiarie a Bakhmut, nel tentativo di cancellare la città dalla faccia della terra. Il fosforo bianco può essere utilizzato anche per l'illuminazione o per creare cortine fumogene.

Al momento le accuse non possono essere verificate in modo indipendente. Mosca non commenta. Ma secondo il diritto internazionale 'uso di questi armi è vietato specie in aree dove potrebbero esserci molti civili. Nel frattempo il leader del gruppo Wagner,Yevgheny Prigozhin, ha fatto sapere di voler cedere a Ramzan Kadyrov le posizioni a Bakhmut a partire dal 10 maggio, data annunciata per il suo ritiro dalla città. 

"Sono già in contatto con i rappresentanti del leader ceceno per iniziare a trasferire immediatamente le posizioni, in modo che alla mezzanotte del 10 maggio, esattamente nel momento in cui, secondo i nostri calcoli, esauriremo completamente il nostro potenziale di combattimento, i nostri compagni prenderanno il nostro posto e continueranno l'assalto a Bakhmut", ha dichiarato il capo di Wagner, citato dal suo servizio stampa.

In diversi video circolati, Prigozhin aveva annunciato che avrebbe ritirato i suoi mercenari da Bakhmut il 10 maggio, a meno che il ministero della Difesa non avesse fornito loro le munizioni necessarie. Secondo il capo di Wagner, dal 1° maggio il gruppo ha ricevuto solo il 10% delle munizioni che servono per continuare i combattimenti.

Combattimenti e parate

Mentre sul campo si combatte, Mosca si prepara a celebrare una delle sue festività principali il 9 maggio, "Giornata della vittoria", con una tradizionale parata militare nella Piazza Rossa. Imponenti le misure di sicurezza nella capitale. Stando al Cremlino la parata si svolgerà nonostante il presunto attacco con droni anche nelle regioni di confine. 

La marcia del Reggimento immortale, si terrà solo nella capitale. La sfilata di cittadini russi con le fotografie dei parenti morti nella 'Grande guerra patriottica', è una iniziativa nata dal basso nel 2011, dall'idea di tre giornalisti di Tomsk, di cui il Cremlino si è appropriato nel 2015, snaturandone il carattere non politico e spontaneo.

In questi anni, Vladimir Putin aveva guidato la marcia, he si svolgeva dopo la parata militare. Anche quest’anno ci sarà il presidente russo, come annunciato dal portavoce presidenziale Dmitry Peskov, smentendo così l'ipotesi di cambiamenti nel programma della manifestazione dopo l'attacco con droni di ieri al Cremlino.

“Si sta preparando una parata regolare ed è tutto quello che posso dire. Il presidente parlerà, come sempre", ha assicurato Peskov, aggiungendo che dopo il tentativo di attacco saranno prese ulteriori misure di sicurezza, anche durante la parata militare del 9 maggio. "Certo - ha detto - le misure di sicurezza saranno rafforzate nel corso dei preparativi per la parata del Giorno della Vittoria. La residenza presidenziale è sorvegliata".

In almeno 21 città del Paese, fra cui Kaluga, Ryazan, Oryol, Saratov, Lipetsk, Elets e Tyumen, sono state tuttavia cancellate le parate che commemorano la vittoria di Mosca sulla Germania nazista "per ragioni di sicurezza", come è stato in questo caso spiegato ufficialmente, ha scritto il sito di notizie indipendenti Verstka.

A Pskov e Velikiye Luki la decisione di cancellare le parate è stata presa nel quadro dei timori "per i partecipanti all'operazione militare speciale". Il governatore della regione di Pskov, Mikhail Vedernikov, ha spiegato che i reduci di guerra impegnati in un percorso di riabilitazione "percepiscono i fuochi di artificio in modo completamente diverso”.

Risorse addizionali per questo articolo • ANSA

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