La mano tesa di Biden a Zelensky: per quanto tempo ancora?

Biden stringe la mano a Zelensky a Kiev
Biden stringe la mano a Zelensky a Kiev Diritti d'autore Evan Vucci/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Evan Vucci/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Di Stefania De Michele
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Cinque punti chiave sulla visita di Biden a Kiev nell'intervista con Scott Lucas, Professore Emerito di politica degli Stati Uniti: le risorse finanziarie, l'America first, il monito alla Cina, lo scenario nucleare e gli equilibri nell'Europa dell'Est

PUBBLICITÀ

"Whatever it takes": è uno slogan sempreverde e, nella circostanza, la ciambella di salvataggio è lanciata dagli Stati Uniti all'Ucraina. Con la visita dall'alto valore simbolico del presidente americano Joe Biden a Kiev, a ridosso dell'anniversario dell'inizio dell'invasione russa, Washington promette un altro mezzo miliardo di dollari di assistenza aggiuntiva.

Ecco i punti chiave del viaggio in Europa di Biden

📌Il supporto degli Stati Uniti, ma per quanto tempo?

I dati dell'ong Ukraine Support Tracker, che elenca e quantifica gli aiuti militari, finanziari e umanitari promessi dai governi all'Ucraina tra il 24 gennaio 2022 fino al 15 gennaio 2023, dicono che gli Usa sono in testa con i loro impegni totali. 

Aggiungendo le promesse di quasi 37 miliardi di euro di dicembre, gli americani hanno stanziato un totale di poco più di 73,1 miliardi di euro per il sostegno all'Ucraina. Per l'UE, la cifra comparabile è di 54,9 miliardi di euro.

Nel complesso, le risorse promesse o stanziate per l'assistenza umanitaria sono rimaste relativamente costanti nel corso dell'anno, mentre è cresciuta la quota degli impegni per il sostegno finanziario e militare.

grafico - Euronews
Ucraina, la classifica dei supportergrafico - Euronews

Secondo Scott Lucas, Professore Emerito di politica degli Stati Uniti all'Università di Birmingham, la domanda da porsi è se questa guerra stia per finire: "La scommessa di Vladimir Putin di poter conquistare Kiev, di poter catturare il presidente Zelensky e magari ucciderlo, è fallita. I russi stanno ora cercando di mantenere il territorio nell'est e nel sud dell'Ucraina e potrebbero fare un'ultima offensiva per avanzare ancora un po'. Quando quest'azione fallirà, si passerà alla fase due, nel corso di quest'anno. Quanto territorio potrà liberare l'Ucraina e sino a quando noi la sosterremo? Perché non sarà una questione di giorni o settimane. Si tratterà di mesi". 

Credo che questo sia il punto chiave. Quando si andrà oltre, l'Ucraina sarà sostenuta o non sarà sostenuta? In altre parole, sarà sostenuta per la liberazione dei territori occupati nel 2022, ma lo sarà anche per quelli occupati dal 2014?
Scott Lucas
Scott Lucas, Professore Emerito di politica degli Stati Uniti all'Università di Birmingham

1 giorno di guerra in Ucraina costa come 30 di conflitto in Afghanistan, scrive il New York Times: troppo per l'opinione pubblica americana che vira a destra.

📌Stati Uniti, chi dice no agli aiuti all'Ucraina

L'attuale incondizionato sostegno a Kiev sta alimentando la protesta dei Repubblicani negli Stati Uniti. 

Alcuni deputati, guidati dalla rappresentante Marjorie Taylor Greene, chiedono di porre fine al flusso costante di aiuti. La proposta non arriva dalla leadership del partito, ma è un problema che Biden non può sottovalutare. 

Nel tweet: "Impeachment per Biden o concedeteci il divorzio (tra Stati repubblicani e democratici, ndr). Non paghiamo le tasse per finanziare le guerre straniere che non sono nemmeno alleate della Nato. Non stiamo mandando i nostri figli e figlie a morire per i confini stranieri e la "democrazia straniera." L'America è al verde. I criminali e i cartelli regnano. E tu sei uno stupido".

Scott Lucas non vede crepe nel consenso: "Per quanto tempo si può sostenere un popolo che combatte contro un aggressore che vuole impadronirsi del suo Paese? Questo certamente costa denaro. Ma spesso diamo troppo retta alla minoranza, alla ruota che cigola e che si fa sentire negli Stati Uniti e in altri Paesi. Così si può avere, ad esempio, una rappresentante come Marjorie Taylor Greene, espressione della destra dura, teorica della cospirazione, che dice: non sostenete l'Ucraina. Non rappresenta la maggioranza in America. Anche lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, che ha detto che non può esserci 'un assegno in bianco', non è la maggioranza. Quindi, la maggioranza degli americani continua a sostenere gli ucraini nella loro lotta contro l'aggressione".

📌La visita di Biden in Ucraina: un monito per la Cina?

La Cina continua a non condannare l'invasione russa dell'Ucraina, ma ha sempre negato di voler inviare armi a Putin. Tuttavia, Pechino fornisce a Mosca alcuni dispositivi - come dei piccoli droni da monitoraggio – per condurre operazioni di targeting contro gli ucraini. 

"Oltre alla visita di Biden a Kiev, è importante ciò che Anthony Blinken ha detto lo scorso fine settimana al direttore dell’Ufficio della Commissione Centrale per gli Affari Esteri del Partito Comunista Cinese (Pcc), Wang Yi, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Blinken ha dichiarato che non è tollerabile che la Cina fornisca assistenza militare alla Russia. Gli americani lo sostengono da marzo, pochi giorni dopo l'invasione" precisa Lucas.

Finora i cinesi hanno ascoltato il messaggio. Non hanno fornito assistenza militare letale. Anche se Wang Yi è volato a Mosca per incontrare Vladimir Putin, credo che i cinesi saranno molto cauti nel dare qualsiasi tipo di sostegno politico e militare per la guerra in Ucraina
Scott Lucas
Professore Emerito di politica degli Stati Uniti all'Università di Birmingham

📌Il momentaneo ritiro di Putin dal New Start

 "Non useremo mai le armi nucleari per primi, ma se lo faranno gli Stati Uniti dobbiamo essere pronti": con queste parole, durante il discorso alla Nazione, Vladimir Putin ha annunciato la sospensione del trattato New Start sul nucleare firmato da Russia e Stati Uniti.

Il presidente russo non consentirà agli ispettori americani di visitare i siti nucleari russi e si dice pronto a fare dei test atomici.

PUBBLICITÀ

La strategia di Putin, secondo Lucas, è un mix di propaganda e bluff: "Nel suo discorso alla Nazione, Putin ha fatto la vittima e poi ha prospettato uno scenario nucleare. Ha detto che l'Occidente lo sta attaccando. La Nato lo sta attaccando. L'Ucraina e i neonazisti ucraini lo attaccano. (...) Poi, senza dire direttamente che userà le armi nucleari, Putin ha annunciato il ritiro dal trattato che controlla questi armamenti. Ma non credo che Mosca userà un'arma nucleare tattica in Ucraina. Se lo facesse, non avrebbe un grande impatto sulla guerra e isolerebbe ulteriormente la Russia".

📌I Nove di Bucarest e i nuovi equilibri nell'Europa orientale

Le ansie dei Paesi dei Nove di Bucarest (la parte più orientale dell'alleanza Nato che si è riunita in risposta all'annessione della Crimea dall'Ucraina da parte del Presidente russo Vladimir Putin nel 2014) sono aumentate e sono al centro dell'incontro con Joe Biden.

Molti temono che Putin possa intraprendere un'azione militare contro di loro, se avrà successo in Ucraina. L'alleanza comprende Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia.

Ma a Est si profilano le prime crepe: "Penso che l'incontro di Joe Biden con i 9 di Bucarest sia estremamente importante, soprattutto per quei Paesi che hanno assunto un ruolo di primo piano a sostegno dell'Ucraina: su tutti la Polonia, gli Stati baltici, Lettonia, Lituania, Estonia. Questo incontro - aggiunge Lucas - riafferma non solo il supporto all'Ucraina, ma anche il riallineamento dell'Europa sulla scia del fallimento della scommessa di Vladimir Putin. Ora, c'è una spaccatura? Quando si parla di spaccatura, credo che si intenda l'Ungheria di Viktor Orbán. Si dà il caso che il signor Orbán sia un amico intimo di Vladimir Putin. E l'Ungheria si esprimerà a gran voce sul fatto di voler accettare o meno le sanzioni, che l'Ucraina debba o meno continuare a essere sostenuta. Ma il fatto è che, se qualcuno vuole rimanere un membro dell'Unione europea e ricevere i benefici dell'Unione europea, può spingersi fino a un certo punto minacciando di minare il sostegno all'Ucraina". 

PUBBLICITÀ
Orbán giocherà questa partita (pro Russia) a livello nazionale con il suo elettorato, ma non credo che avrà un effetto così significativo in termini di questioni più ampie, in relazione al sostegno regionale e internazionale a Kiev per tutto il 2023".
Scott Lucas
Professore Emerito di politica degli Stati Uniti all'Università di Birmingham

Il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina "verrà approvato per procedura scritta prima del 24 febbraio". Lo ha assicurato l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Affari Esteri.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Gli 007 di Stoccolma: "La Russia è una minaccia concreta". Biden torna a casa soddisfatto

La Polonia, da europeista riluttante a bastione Nato contro la Russia

Guerra in Ucraina: Kiev ha usato missili a lungo raggio Atacms degli Stati Uniti