Il fallimento del Protocollo di Minsk, 8 anni dopo. La Russia: "Non avevamo altra scelta"

Niente diplomazia: per ora, c'è spazio solo per le armi.
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Di Cristiano TassinariEuronews - Ansa - Agenzie internazionali
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Il Protocollo di Minsk, firmato nel settembre 2014 e rinnovato nel febbraio 2015 per trovare una soluzione al conflitto nel Donbass, è definitivamente tramontato (e fallito) da quando è cominciata la guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022

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La Russia ha convocato il Consiglio di Sicurezza dell'Onu per giustificare la sua invasione dell'Ucraina: e lo ha fatto proprio nei giorni dell'8° anniversario del Protocollo di Minsk.

Il Protocollo, firmato nel settembre 2014 e rinnovato nel febbraio 2015 per trovare una soluzione al conflitto nel Donbass, è definitivamente tramontato (e fallito) da quando è cominciata la guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022.

⏩ Per saperne di più: Protocollo di Minsk 1 e 2

"Non avevamo altra scelta"

Interviene Vasily Nebenzya, ambasciatore russo presso le Nazioni unite: 

"La narrazione che ascoltiamo oggi sul fatto che la Russia non ha rispettato il Protocollo di Minsk non è vera, sono falsità: e sempre più persone capiranno che non avevamo altra scelta che difendere il nostro Paese. Difenderlo da voi, difendere la nostra identità e il nostro futuro".
Vasily Nebenzya
ambasciatore russo all'Onu
Seth Wenig/Copyright 2022. The AP. All rights reserved.
Vasily Nebenzya, Ambasciatore della Russia all'Onu.Seth Wenig/Copyright 2022. The AP. All rights reserved.

La diplomazia langue

Dopo 360 giorni di guerra, i canali diplomatici, del resto, sembrano ormai esauriti. 
La Russia ha appena espulso quattro diplomatici austriaci come rappresaglia per l'espulsione di quattro diplomatici russi da Vienna, accusati di spionaggio.

I leader degli Stati baltici hanno sottolineato, al vertice per la sicurezza di Monaco di Baviera, che insisteranno affinché venga istituito un t****ribunale internazionale per indagare sui crimini di guerra che la Russia ha commesso durante il conflitto.

Niente incontro Biden-Putin a Minsk

La Casa Bianca, infine, smentisce un ventilato incontro tra il presidente Joe Biden e Vladimir Putin a Minsk, come proposto dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko.

Per il 21 febbraio, Biden è atteso a Varsavia per un importante discorso in occasione del primo anniversario della guerra, ma da Washington fanno sapere che non sono previste altre tappe. 

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Dal Pentagono: addestramento e munizioni

Intanto, il Pentagono informa che un primo gruppo di oltre 600 militari ucraini ha completato l'addestramento alle armi combinate sul carro armato M2 Bradley, guidato dagli Stati Uniti, in una base americana in Germania.  

Il Pentagono ha altresì annunciato di aver assegnato un contratto da quasi un miliardo di dollari per aumentare la produzione di proiettili di artiglieria da 155 mm che vengono utilizzati in grandi quantità dall'Ucraina. 
La commessa dovrà esser distribuita tra General Dynamics Ordnance & Tactical Systems e American Ordnance LLC: l'obiettivo è produrre tra le 12.000 e 20.000 munizioni al mese.

L'annuncio arriva pochi giorni dopo l'assegnazioni di un altro contratto da 522 milioni di dollari per produrre sempre lo stesso tipo di munizioni.

Secondo gli Stati Uniti, le forze di Kiev sparano tra i 4.000 e i 7.000 colpi al giorno, più di quanto i produttori di armi occidentali alleati possano produrre per tenere il passo.

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