Il Natale dei russi emigrati in Serbia

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Di Andrea Barolini
Sono circa 300mila i russi emigrati in Serbia dall'inizio della guerra in Ucraina
Sono circa 300mila i russi emigrati in Serbia dall'inizio della guerra in Ucraina   -  Diritti d'autore  AMEL EMRIC/AP

Circa 300mila russi sono emigrati in Serbia dall'inizio della guerra in Ucraina, secondo le autorità doganali della nazione europea, e si apprestano a celebrare il tradizionale Natale del calendario giuliano, che cade il 7 gennaio.

Biglietti aerei spesso troppo cari per il Natale in famiglia

"Sarà qualcosa di nuovo chiaramente - spiega Yulia Slavina, cittadina russa emigrata a Belgrado -. Ma abbiamo a disposizione le tecnologie che ci aiuteranno per poter parlare con i nostri cari, con le nostre famiglie. Ciò nonostante, è ovviamente triste essere così lontani dalle persone a cui vogliamo bene. D'altra parte, è la realtà di chi emigra, sfortunatamente".

In molti casi, i biglietti aerei sono risultati troppo cari per immaginare di passare la festività in famiglia, per cui ci si accontenterà degli amici. Solo chi ha familiari che vivono in Paesi europei potrà riunirsi più facilmente. Qualcosa tuttavia mancherà comunque.

Il caldo insolito per chi è abituato all'inverno russo

"La cosa più insolita per me è che non ci sia neve e che faccia così caldo. A San Pietroburgo in questo momento ci sono 10 gradi sotto zero", spiega Ekaterina Kunickata, emigrata anche lei in Serbia.

I russi si sono tuttavia abituati al clima mite dell'Europa sud-orientale e possono approfittare dell'atmosfera festosa di Belgrado. Che dicono di trovare simile a quella delle città russe. A partire dalle decorazioni e dal profumo del vin brulé.