Madrid: manifestazione per il calciatore Sánchez, arrestato in Iran

Protesta davanti all'ambasciata iraniana a Madrid il 18 dicembre 2022 per chiedere la liberazione del calciatore Santiago Sanchez, arrestato in Iran.
Protesta davanti all'ambasciata iraniana a Madrid il 18 dicembre 2022 per chiedere la liberazione del calciatore Santiago Sanchez, arrestato in Iran. Diritti d'autore AFP
Diritti d'autore AFP
Di Ilaria Federico
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il giocatore è stato fermato il 2 ottobre scorso per aver fotografato la tomba di Mahsa Amini

PUBBLICITÀ

"Hanno ucciso donne innocenti che chiedevano la libertà", "il regime iraniano è assassino": sono queste le frasi sui cartelli dei manifestanti che si sono riuniti questa domenica davanti all'ambasciata iraniana a Madrid. Reclamano la fine delle violenze del regime dei mullah e la liberazione del calciatore spagnolo Santiago Sánchez Cogedor.

Due cittadini spagnoli arrestati in Iran

Il calciatore madrileno era partito l'8 gennaio da da San Sebastián de los Reyes (Madrid) con l'obiettivo di recarsi al campionato mondiale di calcio nel Qatar in bicicletta. Il 2 ottobre, è stato arrestato con l'accusa di aver fotografato la tomba di Mahsa Amini, la ventiduenne curda iraniana deceduta il 16 settembre dopo il suo arresto per non aver portato correttamente il velo. La sua morte ha scatenato delle proteste in tutto il mondo contro il regime iraniano e la polizia morale. 

"Non aveva intenzione di attentare alla sicurezza dello Stato iraniano. Se qualcosa vi ha offeso, vi chiedo scusa a nome di mio figlio", ha scritto in una lettera indirizzata all'ambasciatore iraniano a Madrid la madre del calciatore, Celia Cogedor.

"Il mio augurio per Natale, naturalmente, è che mio figlio ritorni, non voglio vincere alla lotteria o altro, voglio solo mio figlio", ha spiegato la donna, che ha precisato di aver potuto parlare, qualche giorno fa, brevemente con il figlio, che sarebbe «in buona salute». L'ambasciatore l'ha ricevuta per ascoltare il suo appello. 

Un'altra cittadina spagnola, l'attivista ambientale Ana Baneira è stata recentemente arrestata dalla polizia iraniana. La giovane di 24 anni, originaria di Coristanco, nella Galizia, era in viaggio per il Medio Oriente e l'Asia centrale e si sarebbe fermata in Iran per partecipare alle proteste.

Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, ha assicurato, in una dichiarazione rilasciata a Bruxelles il 15 dicembre, di aver dato istruzioni per trattare l'arresto dei due cittadini spagnoli "in modo prioritario". "Da diversi giorni seguiamo questo tema comunicando con il nostro ambasciatore in Iran. Ha ricevuto istruzioni dirette da parte mia affinché si trovi una soluzione il prima possibile".

Il numero delle vittime

La scorsa settimana due uomini di 23 anni sono stati impiccati nel nord-est dell'Iran.

Secondo Human Rights Watch, il numero dei manifestanti uccisi dall'inizio delle proteste fino a sabato 10 dicembre 2022 è di 700 persone, ma solo 577 vittime sono state confermate dal regime. Tra loro ci sarebbero almeno 60 donne e 65 minorenni. Secondo l'Ong, almeno 30.000 persone sono state arrestate dall'inizio delle manifestazioni che sconvolgono il Paese.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Iran espulso dalla Commissione Onu sui diritti delle donne

I ministri degli Esteri dei 27: nuove sanzioni contro l'Iran, tergiversano invece sulla Russia

Iran, proteste: seconda condanna a morte, impiccato un 23enne