Protesta in musica: centinaia di persone contro il decreto anti-rave

Il confine tra protesta e rave è labile: centinaia di giovani hanno deciso di manifestare così, in musica, contro il decreto che punisce con il carcere da 3 a 6 anni chi organizza mega-raduni musicali su terreni altrui.
Da Torino a Roma, passando per Bologna centinaia di persone si sono date appuntamento tramite i social per un vero e proprio party già fuori legge.
Il decreto anti-rave rubrica la fattispecie di reato quale "invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica".
Per i manifestanti la normativa è l'anticamera di una repressione subdola, che comincia dalla musica per investire le diverse manifestazioni della libertà di espressione.
Oggi è toccato ai rave - dicono - ma domani darà la volta di chi occupa le scuole, le università, le fabbriche,a chi sceglie di scendere in strada.