Centinaia di persone manifestavano contro il presidente Debry. L'opposizione accusa: "Usate armi per uccidere"
È di almeno una trentina di morti il bilancio degli scontri tra manifestanti e polizia a N'Djamena, capitale del Ciad. Centinaia di persone si erano radunate per protestare contro il presidente in carica Idriss Debry, quando le forze di sicurezza sono intervenute per disperdere la folla usando la forza.
Secondo fonti governative tra le vittime una decina sarebbero agenti, mentre l'opposizione parla di uso di armi da fuoco "per uccidere" da parte della polizia. Parigi, ex potenza coloniale, ha condannato le violenze, assicurando di non avere alcun ruolo negli eventi d questi giorni.
Le proteste sono scoppiate dopo che il mandato del presidente Déby è stato prorogato di due anni. La sua presidenza "transitoria" sarebbe dovuta terminare questo giovedì, ma la scadenza è stata prorogata fino alle prossime consultazioni, dopo un periodo di transizione. La crisi politica avviene mentre nel paese è stato dichiarato lo stato d'emergenza a causa delle pesanti alluvioni che hanno colpito più di un milione di persone.