La Francia senza benzina, continua lo sciopero dei dipendenti delle raffinerie

la Francia è senza carburante da giorni, ma i dipendenti del comparto non intendono mollare finché non otterranno un aumento salariale del 10%
la Francia è senza carburante da giorni, ma i dipendenti del comparto non intendono mollare finché non otterranno un aumento salariale del 10% Diritti d'autore Aurelien Morissard/The AP
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il ministro Gabriel Attal ha definito "inaccettabile" il proseguimento dello sciopero che sta paralizzando il paese: dal momento che nel gruppo Total Energies il sindacato ha già approvato un aumento salariale del 7%, a fronte del 10% richiesto inizialmente

PUBBLICITÀ

La penuria di benzina che sta mettendo in ginocchio la Francia sembra destinata a continuare. 

A Donges, nella Loira Atlanica, i lavoratori della raffineria Total Energies restano in sciopero a oltranza: qualche consegna di carburante è stata garantita per il weekend, come spiegaFabien Privé Saint-Lanne, segretario del sindacato CGT per la raffineria di Donges .

"Abbiamo aperto i rubinetti per alleggerire l'atmosfera. Ancora una volta, l'obiettivo non è quello di dividere i francesi, di creare tensioni, ma di riunirli attorno alle stesse rivendicazioni. Noi comprendiamo la popolazone perché, a differenza dei ministri o dei dirigenti delle grandi aziende, viviamo in mezzo a loro".

Con lo sciopero iniziato ormai da tre settimane, la Francia rischia ora di restare del tutto a secco: già la scorsa settimana il governo ha deciso di attingere alle scorte d'emergenza sparse su 90 siti in tutto il paese, ma i lavoratori Total ed Exxon Mobil intendono continuare a oltranza.

Un dramma per chi, come la 41enne Aurelié Martin, svolge servizi ritenuti essenziali

"Quando lavoro per 7 giorni filati, ho bisogno di un pieno, di sicuro, ogni settimana" spiega Martin, infermiera a domicilio nella zona di Versailles. "Se ho un turno di riposo può durare fino a 10 giorni, ma ora devo fare il minimo indispensabile in automobile".

Dopo i giganteschi extra profitti registrati negli ultimi mesi, i dipendenti del comparto petrolifero promettono di a paralizzare il paese finché non otterranno un aumento salariale del 10 per cento: una posizione che il ministro incaricato dei Conti pubblici, Gabriel Attal, ha definito "inaccettabile", almeno per quanto riguarda i dipendenti Total, dopo l'accordo raggiunto in seno al gruppo per un aumento del 7 per cento

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

La serrata dei benzinai: 48 ore senza carburante

Parigi: omicidio Lola Daviet, in cella una clochard 24enne

Parigi: Mélenchon e il Premio Nobel Annie Ernaux guidano la protesta contro il caro vita