Il dilemma dei Paesi Bassi: riaprire o no il giacimento di gas più grande dell'Ue?

Il dilemma dei Paesi Bassi: riaprire o no il giacimento di gas più grande dell'Ue?
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Di Hans von der Brelie

Il giacimento nella regione di Groninga vale mille miliardi di euro, ma le attività di estrazione causano scosse sismiche che hanno danneggiato migliaia di case. Le proteste degli attivisti hanno convinto il governo a fermare l'estrazione. Ma con la crisi energetica il dibattito si è riaperto

La Russia di Vladimir Putin sta chiudendo i rubinetti del gas e l'Europa sta affrontando una crisi energetica. Nel nord dei Paesi Bassi, nella provincia di Groninga, si trova il più grande giacimento di gas naturale sul territorio europeo. Il suo valore raggiunge i mille miliardi di euro. Ma il governo ha deciso di chiudere i pozzi e di interrompere le trivellazioni per la ricerca di gas naturale nella regione, nonostante la guerra in Ucraina e la carenza di forniture.

Alla base dello stop le numerose scosse sismiche causate dall'attavità di estrazione del gas, che hanno danneggiato migliaia di casa nella regione, mettendo a rischio l'incolumità dei residenti locali. A Overschild, uno dei villaggi più colpiti, L'intero luogo è un cantiere: l'80% delle case è stato demolito e ricostruito, questa volta a prova di terremoto. Le proteste degli attivisti hanno convinto il governo a fermare l'estrazione del gas. Ma la guerra in Ucraina e la conseguente carenza di forniture di gas dalla Russa hanno riacceso il dibattito nel Paese: andare avanti con lo stop alla produzione di gas o riavviarla?

Nel frattempo i Paesi Bassi sono corsi ai ripari. Pochi giorni dopo l'inizio della guerra in Ucraina il governo ha decisodi installare nuovi terminali per il gal naturale liquefatto (gnl), importato soprattutto dagli Stati Uniti. Han Fennema, amministratore delegato dell'operatore di rete olandese Gasunie, afferma che gli attuali terminali di gas possono già sostituire gran parte del gas russo. "Possiamo esportare 35 miliardi di metri cubi di gas dai Paesi Bassi al nord-ovest dell'Europa - dice Fennema -. È più di quanto consumiamo nei Paesi Bassi. Con l'infrastruttura è possibile esportare più gas in Germania, Repubblica Ceca, Belgio e Francia".

Ma è sufficiente? I Paesi Bassi hanno anche aumentato la produzione delle loro centrali elettriche a carbone. Questo danneggia il clima. Il gas naturale di Groninga sarebbe meno dannoso. Al momento il governo olandese non sembra disposto a fare marcia indietro, ma alcuni pozzi di gas saranno chiusi solo temporaneamente. In caso di emergenza il governo potrà ricollegare rapidamente il gas di Groninga alla rete.

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