Il ministro dell'energia e del territorio del Lussemburgo partecipa al nostro speciale Nuovi Orizzonti, auspica che l'eurocamera bocci la proposta della commissione (includere gas e nucleare tra le energie verdi) e vede per la Polonia un futuro verde
Il nostro speciale mensile "Nuovi Orizzonti" questo mese dedicato al REPowerEU e alle buone pratiche individuali per risparmiare energia. Nostro ospite il ministro dell'energia e del territorio del Lussemburgo, Claude Turmes. Già europarlamentare verde, attivista ambientalista di lunga data. "Spero che il parlamento europeo respinga la proposta della commissione europea, è una proposta del tutto inutile che fa dell'intrattenimento - dice Turmes -. I capitali pubblici e privati devono andare verso le energie rinnovabili: l'eolico, terrestre e marittimo, l'efficienza energetica, la ristrutturazione degli edifici, l'elettromobilità ed è inutile investire sul gas fossile o sul nucleare", ha detto Turmes in relazione alla nuova tassonomia Ue. La proposta della Commissione di includere gas e nucleare tra le energie verdi è stata già bocciata dalle commissioni affari economici ed ambiente del prlamento europeo, la prima settimana di luglio sarà al voto dell'Eurocamera.
Il Lussemburgo impone il massimo dell'efficientamento energetico per i nuovi edifici, per legge dal 2023
Il Lussemburgo, intanto, pur non essendo autonomo dal punto di vista della produzione energetica, cerca di incentivare la svolta verde. "Stiamo accelerando gli investimenti nell'energia solare, abbiamo moltiplicato per 15 gli investimenti nel solare in Lussemburgo negli ultimi anni, stiamo implementando l'energia eolica, e sostituiamo auto e furgoni fossili con auto e furgoni elettrici . E sull'efficienza energetica dei nuovi edifici abbiamo la legge più severa d'Europa che dal primo gennaio del prossimo anno obbliga tutte le nuove costruzioni ad essere completamente senza energia fossile".
Quale destino per i Paesi dell'Est Europa?
"In effetti storicamente c'è stata molta resistenza da parte di alcuni paesi dell'Europa orientale, ma con la guerra in Ucraina vedono che la loro strategia di avere molta energia fossile, in particolare le importazioni di gas russo, non paga - dice Turmes - Quindi ora anche i paesi dell'Est Europa stanno iniziando a investire nelle energie rinnovabili e ad esempio la Polonia sarà un campione dell'eolico offshore perché la Polonia ha la capacità industriale, ha il Mar Baltico e quindi anche la Polonia sarà un paese d'energia rinnovabile nel futuro".
Nel nostro speciale in collaborazione con Icons Innovation Strategies, poi, vi parliamo anche della casa di canapa e calce, un'ottima soluzione per l'efficientamento energetico, di democrazia energetica e di greenwashing.