Terremoto in Afghanistan, 1.500 morti: i Talebani chiedono aiuto alla comunità internazionale

Notte da tragedia in Afghanistan.
La pioggia battente ha aumentato le difficoltà dei sopravvissuti al terremoto che martedì sera ha sconvolto l'est dell'Afghanistan e complicato il lavoro delle squadre di ricerca e soccorso che cercano altri sopravvissuti sotto le macerie.
Il peggior numero di vittime degli ultimi 20 anni
La scossa di magnitudo 6,1 (prima registrata a 5.9 e successivamente a 6.1, in accordo con diverse agenzie sismologiche internazionali) ha raso al suolo migliaia di case, causando la morte di 1.500 persone, secondo la tv Al Jazeera.
Come numero di vittime, è stato il terremoto peggiore in Afghanistan negli vent'anni e si teme che il bilancio delle vittime sia destinato tragicamente a salire.
Dalil Khan, sopravvissuto al terremoto, racconta incredulo:
"Circa 2.000-2.500 case sono state completamente distrutte e molte persone sono rimaste uccise e ferite. Tutte le case sono distrutte e ora abbiamo bisogno di tende e di tutte le altre cose necessarie".
Portare i soccorsi in quella impervia zona dell'Afghanistan non è facile: le strade, che già sono accidentate e difficili da percorrere, sono state gravemente danneggiate.
"Sono in corso operazioni di ricerca e salvataggio"
Interviene Neil Turner, Direttore nazionale del Consiglio norvegese per i rifugiati in Afghanistan:
"È in corso un'operazione di ricerca e salvataggio e sono state assicurate le prime forniture mediche. Il Consiglio norvegese per i rifugiati sta valutando la situazione nella provincia di Khost e ci unireremo ad altre agenzie per esaminare la situazione a Paktika".
Khost e Paktika sono le due zone più colpite dal terremoto.
L'ultimo gravissimo terremoto a colpire l'Afghanistan - di magnitudo 7,5 - risaliva al 2015, quando però furono in totale circa 380 le vittime fra Afghanistan e Pakistan.
Povertà e natura avversa
L'Afghanistan è già nel vortice di una crisi umanitaria ed economica.
Con decisione inaspettata, i Talebani al governo hanno subito chiesto aiuto alla comunità internazionale.
Oltre il 60% dei 38 milioni di abitanti dell'Afghanistan, per sopravvivere, dipende già dagli aiuti internazionali
A spiegare bene l'impatto catastrofico che i danni causati dal terremoto rischiano di avere su un Paese già allo stremo sono i dati forniti dal World Food Programme dell'Onu (WFP): già 22,8 milioni di afghani - oltre metà della popolazione - soffrono la fame.
La moneta locale è ai minimi storici e i prezzi del cibo sono in aumento. La malnutrizione acuta è sopra la soglia di emergenza in 27 delle 34 province, e si prevede che peggiorerà, con quasi la metà dei bambini al di sotto dei cinque anni e il 25% delle donne incinte e che allattano che hanno urgente bisogno di sostegno nutrizionale salvavita.
Il Programma Alimentare Mondiale ha, quindi, calcolato la necessità di 220 milioni di dollari al mese per interventi salvavita.