Scissione a Cinque Stelle, Di Maio lascia il movimento

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Di euronews Agenzie:  Ansa
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Il ministro degli Esteri chiude così la polemica col capo politico Giuseppe Conte. L'ex Di Battista: "Ignobile tradimento"

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Il ministro degli Esteri italiano Luigi DI Maio, sostenuto da una sessantina di parlamentari, si appresta a lasciare il Movimento Cinque Stelle e a fondare, alla Camera e al Senato, i gruppi di "insieme per il futuro".

Si conclude dunque con una rottura la polemica che da mesi oppone DI Maio al capo politico del movimento, l'ex premier Giuseppe Conte su diverse questioni: dalla politica estera, al ruolo dei cinquestelle nel governo Draghi, fino allo scoglio del limite di due mandati.

La mossa annunciata da Di Maio è stata subito criticata da un ex dirigente storico del Movimento, Alessandro di Battista, che ha parlato di "ignobile tradimento".

La giornata

"Quella di oggi è stata una giornata molto importante, al Senato è stata votata la risoluzione che rafforza il governo e il presidente Draghi che andrà al prossimo consiglio europeo con il forte sostegno delle forze  politiche che sostengono l'Esecutivo. Dopo settimane di ambiguità, turbolenze e attacchi oggi siamo arrivati a un voto netto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, incontrando la stampa all'Hotel Bernini di Roma.

"Dovevamo necessariamente scegliere da che parte stare della storia, con l'Ucraina aggredita o la Russia aggressore. Le posizioni di alcuni dirigenti del M5s hanno rischiato di indebolire il nostro Paese".

"In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità. Abbiamo scelto di fare un'operazione verità, partendo proprio dall'ambiguità in politica estera del M5s. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa".

"Pensare di picconare la stabilità del governo solo per ragioni legate alla crisi di consenso è da irresponsabili"

"Nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale, ci mettiamo in cammino. Partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un'onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l'odio,  populismo, sovrani ed estremismi".

"Da oggi inizia un nuovo percorso. Per fare progredire l'Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l'altro".

"Non ci possiamo permettere passi falsi, dobbiamo costruire il futuro di tutti i cittadini. Ai colleghi e amici dico mettiamoci in cammino, insieme per il futuro, che sarà di tutti coloro che vorranno condividere questo progetto e saranno i benvenuti".

"Faccio parte del governo e credo che l'operato di Draghi sia un orgoglio e continueremo a sostenerlo con lealtà e impegno" .

"Davanti a questa guerra devastante, l'Europa deve essere più solidale, ce lo ricordava il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, un esempio di grande di correttezza, di senso delle istituzioni e di pacatezza che deve essere da guida per tutti noi".

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