Regno Unito: Boris Johnson affronta il voto di sfiducia del suo partito

Hanno aspettato che finissero le celebrazioni per il giubileo di platino, per non oscurare la festa per i 70 anni di regno della regina Elisabetta II e poi sono venuti allo scoperto, i conservatori britannici, i tories, pronti a processare il loro leader e primo ministro britannico, Boris Johnson, per il partygate.
"La soglia del 15% dei parlamentari che chiede il voto di fiducia sul presidente del Consiglio è stata superata, quindi tale voto si terrà secondo le regole della Commissione 1922", ha detto il presidente della commissione, Graham Brady. Si vota questa sera alla camera dei comuni, tra le 6 e le 8 ora britannica e si saprà il risultato subito dopo.
BoJo probabilmente resterà primo ministro ma il malcontento cresce tra i conservatori
BoJo però sarà obbligato a dimettersi da premier solo se almeno in 180, cioè la metà degli eletti, lo sfiduceranno. La sua poltrona trema per lo scandalo delle feste in tempo di confinamento e anche se ce la dovesse fare a restare in sella nonostante il voto segreto, di certo non dormirà più sonni tranquilli.
Il primo ministro si è detto "contento" di un passaggio che "offre l'occasione di porre fine a mesi di congetture".